Il governo scrive nel DEF che Quota 100 fa scendere il PIL

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-06

Nella bozza del Documento di Economia e Finanza che circola a cinque giorni dalla data prevista dalla legge per il varo si spiega che nella dinamica del rallentamento del PIL influisce anche Quota 100

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Roberto Petrini su Repubblica racconta oggi che nella bozza del Documento di Economia e Finanza che circola a cinque giorni dalla data prevista dalla legge per il varo si spiega che nella dinamica del rallentamento del PIL influisce anche Quota 100:

Le motivazioni che il Def porta per la contrazione del Pil sono di tre ordini di motivi: il primo riguarda la riduzione del commercio mondiale e la crisi della Germania. Gli altri due sono di natura interna e riguardano quota 100 e il cosiddetto effetto spread.

«La revisione del sistema pensionistico in base alla cosiddetta Quota 100 avrebbe – scrive il Def – un lieve effetto negativo quest’anno», dunque la riforma pensionistica per il Tesoro non avrebbe contribuito alla crescita come più volte si è detto da parte della maggioranza gialloverde, soprattutto di parte leghista.

Infine, terzo elemento, quello che la stampa ha chiamato effetto spread: ai fattori esterni, spiega il Documento , «si è assommato a partire dal secondo trimestre un marcato rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato, che si è accompagnato ad una maggiore cautela da parte di imprese e famiglie».

È significativo ricordare, mentre quella frase potrebbe sparire da un momento all’altro, questa è la tesi di altre istituzioni nella loro analisi della non esaltante crescita italiana:

Una tesi, più volte avanzata da Fmi e Commissione che hanno parlato di incertezza politica, ma che la maggioranza gialloverde ha sempre negato. L’operazione verità continua con la seguente affermazione: «Ciò detto, va sottolineato che la previsione di Pil del 2019, pur essendo notevolmente rivista al ribasso, è soggetta a rischi al ribasso» legati a protezionismo, geopolitica, industria auto e componentistica.

Anche per il 2020, secondo le tabelle cruciali contenute nella bozza del “capitolo I” del Def la crescita del Pil programmatica sarà ridotta rispetto alle previsioni: 0,7 contro l’1,1 per cento stimato nel dicembre scorso.

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