Due giornalisti uccisi in Libia dall'ISIS

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-01-08

Si chiamavano Sofien Chourabi e Nadhir Ktari, erano di nazionalità tunisina e l’ISIS ha proclamato di averli «giustiziati» ed erano stati rapiti il settembre scorso

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Si chiamavano Sofien Chourabi e Nadhir Ktari, erano due giornalisti di nazionalità tunisina e l’ISIS ha proclamato di averli «giustiziati». I due erano stati rapiti nel settembre scorso. L’esecuzione è stata compiuta a Barqah, a sud di Bengasi, affermano i jihadisti che pubblicano alcune foto dei due reporter. Nell’area è forte la presenza dei miliziani affiliati al ‘califfo’ al Baghdadi, al centro di una battaglia senza quartiere contro le forze filo-governative libiche. Secondo quanto scritto nel comunicato di rivendicazione, i due lavoravano per una tv che ha offeso l’Islam, secondo i terroristi.
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Secondo quanto si diceva nei mesi scorsi i due giornalisti sarebbero nelle mani del gruppo jihadista libico Ansar al Sharja. I due sarebbero stati rapiti a Sirte, dove si trovavano per un reportage: lo disse il giornalista libico Malek Cherif, esperto dei gruppi terroristici che agiscono in Libia dopo la fine del regime di Muammar Gheddafi. Secondo Cherif, dopo il rapimento, Sofiane Chourabi e Nadhir Ktari sarebbero stati spostati nella regione di Brigua, considerata uno dei bastioni del jihadismo. La First Tv, per solidarietà nei confronti dei due reporter e delle loro famiglie, dal 21 ottobre aveva sospeso le trasmissioni.
 
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