Come una messa battista a Francoforte ha portato 107 positivi al Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-25

Le autorità locali hanno annunciato prima 16 casi positivi, ma lo screening a tappeto e il contact tracing ha fatto salire il bilancio a 40 e poi ieri sera a 107 contagiati. La Germania, che può vantare uno dei bilanci più “clementi” dell’epidemia con meno di 8300 decessi, ha deciso il 30 aprile di autorizzare la ripresa delle cerimonie religiose

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Un contagio di massa da Coronavirus è avvenuto dopo una funzione religiosa tenuta in una chiesa battista di Francoforte sul Meno. Secondo quanto ha reso noto oggi il ministro della Salute del Land dell’Assia, Kai Klose, almeno 107 persone sono rimaste contagiate dopo la messa. La cerimonia religiosa risale a circa due settimane fa. Inizialmente si era saputo di una quarantina di casi di contagio, ma sono aumentati. In Germania, i dati mostrano al momento un trend di chiara riduzione dei nuovi contagi, e in diversi Laender da due tre giorni non si registrano nuove infezioni da Coronavirus: è il caso del Sachsen-Anhalt, dello Schleswig-Holstein e di Amburgo. In questo contesto, la Turingia è il primo Land ad aver annunciato, ieri, di voler interrompere le misure anti-coronavirus. A livello federale, stando a una statistica elaborata dalla Dpa, il numero di contagiati è 178.500 e il bilancio dei morti 8.251. Racconta il Messaggero:

Le autorità locali hanno annunciato prima 16 casi positivi, ma lo screening a tappeto e il contact tracing ha fatto salire il bilancio a 40 e poi ieri sera a 107 contagiati. La Germania, che può vantare uno dei bilanci più “clementi” dell’epidemia con meno di 8300 decessi, ha deciso il 30 aprile di autorizzare la ripresa delle cerimonie religiose, dopo una decisione della Corte costituzionale federale che aveva considerato la chiusura totale dei luoghi di culto come “una grave violazione” della libertà dei cittadini.

francoforte 107 messa

Anche la fine del Ramadan, in Francia come in Italia, ha creato problemi. In Francia però qualcuno è intervenuto, in Italia no:

Ieri, giorno in cui i musulmani hanno celebrato l’Aid, che segna la fine del Ramadan, in molti si sono ritrovati nelle moschee del paese, che hanno però riaperto soltanto “a metà”, con un numero ridotto di fedeli all’interno, obbligo di mascherina e uso di gel disinfettante. La polizia è intervenuta per dissipare una folla eccessiva soltanto davanti alla Grande Moschea di Parigi. «Molti responsabili associativi hanno avuto paura e hanno deciso di non riaprire» ha fatto sapere Mohammed Henniche, responsabile dell’Unione delle associazioni musulmane della Seine-Saint-Denis, che resta uno dei dipartimenti “rossi”, con tutta la regione di Parigi dell’Ile de France.

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