Il focolaio di San Donà di Piave in Veneto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-17

Si è subito attivato il protocollo stabilito per casi come questi, dopo che una donna, che aveva pranzato con degli amici, è risultata positiva al coronavirus. Aveva fatto il test qualche giorno prima ed era ancora in attesa dell’esito, ma ha voluto comunque incontrare gli amici

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C’è un focolaio di Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19 anche in Veneto e più precisamente a San Donà di Piave dove, scrive oggi Il Gazzettino, sono partite indagini a tutto campo da parte del Dipartimento di prevenzione. Si è subito attivato il protocollo stabilito per casi come questi, dopo che una donna, che aveva pranzato con degli amici, è risultata positiva al coronavirus. Aveva fatto il test qualche giorno prima ed era ancora in attesa dell’esito, ma ha voluto comunque incontrare gli amici.

Il focolaio di San Donà di Piave in Veneto

Il quotidiano spiega che sono iniziati i controlli a tappeto di tutte le persone che hanno avuto contatti con i quattro, tra familiari e parenti; l’obiettivo è evitare i danni, ovvero il propagarsi del virus, contenendo i contagi alle quattro persone risultate positive.

Da parte dell’Azienda sanitaria, fin da subito il direttore generale dell’Ulss4, Carlo Bramezza, non aveva espresso preoccupazione. Aveva evidenziato i pochi contagi delle ultime due settimane (dieci, di cui i quattro del singolo caso della signora che aveva infettato gli altri tre), a fronte di un aumento dei tamponi. Quindi aveva approfittato per ricordare come ci sia ancora la necessità di prestare attenzione, rispettando le misure minime imposte per la sicurezza di tutti, ovvero il distanziamento, evitare gli assembramenti, portare la mascherina quando ci si trova molto vicini ad altre persone ed usare il gel igienizzante.

Tornando all’episodio, pare si stia cercando di capire anche le condizioni della donna, che avrebbe sui 50 anni e risiederebbe a San Donà di Piave; se si è trattato, come sembrava in un primo momento, di un tampone di routine e se avesse o meno dei sintomi quando si è sottoposta allo stesso. L’Ulss4 mantiene il più stretto riserbo anche per evitare allarmismo.

coronavirus san donà di piave

I dieci contagi delle ultime due settimane sono così distribuiti: 5 sono di SanDonà di Piave, 1 a testa per Meolo, quindi Caorle, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza e Portogruaro; una persona è ricoverata a Mestre e altre due a Dolo,mentre le altre sono tutte a casa, asintomatiche.

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