Il focolaio nel negozio di animali a Palermo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-01

Nessuno dei dipendenti del negozio per animali di Palermo, dove sono stati trovati due “positivi”, ha viaggiato nell’ultimo periodo e nessuno sembrerebbe aver avuto contatti con amici o familiari provenienti da regioni o stati a rischio

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La Sicilia vede per la prima balzare l’indice di contagio RT sopra l’1 e non è colpa dei migranti visto che non vengono computati nella ripartizione regionale. Repubblica Palermo scrive stamattina che dal 30 giugno a ieri nell’isola sono stati registrati 192 infetti, di questi una buona parte è costituita da migranti, che però – specificano dall’Iss – non influenzano l’indice Rt. Lo dimostra anche il bollettino di ieri: su 16 nuovi casi segnalati in Sicilia, 11 sono tra Pozzallo e Lampedusa. «L’idea che con l’estate il virus se ne andasse si sta dimostrando errata. Anche perché è una stagione dove i contatti ravvicinati sono più frequenti – continua l’infettivologo – Il dato positivo è che sono in maggioranza, anche tra i migranti, asintomatici. Questo però non vuol dire che dobbiamo abbassare
la guardia, ogni volta che lo facciamo paghiamo il conto».

Il possibile focolaio nel negozio di animali a Palermo

Intanto il quotidiano racconta anche di un caso relativo a un negozio animali di Palermo, sul quale però c’è qualche dubbio visto che nessuno dei dipendenti ha avuto comportamenti a rischio:

Più che il numero, limitato al momento a due, quello che preoccupa nel capoluogo siciliano è che non si sa dove sia partito il contagio. Nessuno dei dipendenti del negozio per animali di Palermo, dove sono stati trovati due “positivi”, ha viaggiato nell’ultimo periodo e nessuno sembrerebbe aver avuto contatti con amici o familiari provenienti da regioni o stati a rischio. Quanto abbia camminato il virus lo si capirà presto, quando saranno effettuati i  tamponi ai contatti stretti dei contagiati: l’Asp del capoluogo siciliano ha messo in isolamento 22 persone, in attesa del tampone. L’allarme è scattato mercoledì  quando una ragazza di 26 anni si è presentata all’ospedale Cervello. È andata al pronto soccorso del centro Covid del capoluogo siciliano per scrupolo: aveva una perdita del  gusto. I medici le hanno effettuato il tampone e il risultato è stato “positivo”.

A quel punto si è messa in moto la macchina. La donna è stata ricoverata nel reparto di Malattie infettive e il dipartimento di Epidemiologia ha iniziato a tracciare i contatti della ragazza. L’attenzione si è concentrata sul negozio per animali dove è impiegata. L’intuizione è stata giusta: il collega con cui lavora a più stretto contatto è contagiato al Covid-19. Altre due persone legate all’attività commerciale, il proprietario e un altro dipendente, sottoposte al tampone sono negative. Il lavoro di isolamento dell’Asp non si ferma. I 22 contatti più stretti saranno controllati e se verranno trovati altri infetti, la lista delle persone in quarantena si allargherà.

Intanto, sia la ragazza che il collega trentenne sono ricoverati all’ospedale Cervello, dove sono tenuti in osservazioni. Le condizioni sono buone, anche se presentano qualche lieve sintomo.

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