Economia

La Flat tax senza coperture

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-01-30

Roberto Perotti su Repubblica fa i conti in tasca alla proposta di Lega e Forza Italia. E scopre che…

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La flat tax fa parte del programma di Lega e Forza Italia, anche se con sfumature diverse: la stima “prudenziale” fornita da Forza Italia che secondo Silvio Berlusconi dovrebbe essere l’ipotesi di partenza su cui operare tagli – secondo Salvini deve essere più bassa – i risparmi rilevanti partono dai redditi da 25mila euro annui in su e i benefici più tangibili sono per gli stipendi più alti. Spiega oggi Roberto Perotti su Repubblica che quella della Lega costerebbe 80 miliardi. Il reddito totale di tutte le dichiarazioni Irpef del 2016 è di 832 miliardi: un’aliquota del 15 percento darebbe un gettito di 125 miliardi, contro i 166 miliardi attuali (al netto del bonus 80 euro e degli assegni famigliari, che verrebbero aboliti); ma dobbiamo ancora togliere la deduzione fissa per ogni famigliare, e la no tax area. Il costo finale è di 70 miliardi. La Lega propone di portare anche l’aliquota Ires (l’imposta sul reddito delle società) al 15 per cento, un costo addizionale di circa 10 miliardi. In totale, quindi, 80 miliardi. La flat tax di Forza Italia costerebbe 83 miliardi.

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L’analisi di Roberto Perotti sulla flat tax (La Repubblica, 30 gennaio 2018)


Perché le stime dei costi di Perotti sono diverse da quelle fornite dai due partiti, che dicono che la proposta costerebbe una trentina di miliardi?

In parte è classica propaganda elettorale. In parte nel caso della Lega è una piccola clausola che nessuno ha notato: «Il dipendente statale e il pensionato dovrebbe ricevere direttamente il netto pattuito senza tassazione». In altre parole, la flat tax non si applica ai dipendenti statali e ai pensionati. Una clausola palesemente incostituzionale e politicamente inapplicabile.
Poi ci sarebbero due altre fonti di finanziamento. Secondo Lega e Forza Italia con la flat tax riemergerebbe almeno 160 miliardi di sommerso, che tassati al 15 percento porterebbe 25 miliardi. Ma è credibile? Ci si dimentica che chi evade risparmia anche sui contributi. Un autonomo con coniuge e due figli che guadagna 30 mila euro oggi paga un’aliquota media del 43 per cento, il 32 per cento con la flat tax. Se si evade al 43 per cento si evade anche al 32 per cento.

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Chi ci guadagna con la flat tax al 23% (Il Messaggero, 23 gennaio 2018)


E Perotti sottolinea che anche se la flat tax facesse il miracolo di far recuperare 25 miliardi di evasione fiscale mancherebbero pur sempre 55 miliardi alla Lega e 105 a Forza Italia. Le quali pensano di recuperarli con la maggior crescita economica. In più, la flat tax della Lega beneficia molto più i ricchi dei meno abbienti, perché prevede una deduzione molto bassa, 3 mila euro, e una aliquota fissa bassissima, il 15 per cento. La flat tax di Forza Italia è leggermente più progressiva, ma di poco.
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La flat tax e le famiglie (Il Messaggero, 23 gennaio 2018)


“La flat tax viene spesso presentata come un modo per tagliare il nodo gordiano delle centinaia di agevolazioni fiscali, molte delle quali senza alcuna ratio economica o sociale, che finora nessuno è riuscito a sciogliere: una deduzione generosa che dà la scusa per tagliare tutte le altre agevolazioni, e magari anche un po’ di spese sociali”, conclude Perotti.

Leggi sull’argomento: Chi ci guadagna con la flat tax al 23%

 

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