Fisco, il boom della rottamazione delle cartelle

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-20

Presentate 950mila domande per chiudere i conti arretrati con l’erario risparmiando sanzioni e interessi. Gli incassi verso i 2 miliardi di euro

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La rottamazione delle cartelle fa il pieno. Le domande di adesione alla seconda edizione della definizione agevolata, introdotta con il decreto fiscale dello scorso ottobre e scaduta lo scorso 15 maggio, sono state oltre 950 mila. Un risultato che supera le aspettative del Mef che in via non ufficiale stimava 600 mila richieste per un totale di 3 milioni di cartelle. Alle circa 952 mila domande arrivate nei 202 giorni di tempo concessi per l’adesione corrisponderebbero invece 4 milioni di cartelle. Maggiore dovrebbe essere quindi anche il gettito che, per i due anni su cui sono spalmate le rate di pagamento (4 nel 2018 e 1 nel 2019), il governo calcolava rispettivamente in 1,65 miliardi e di 414 milioni. Secondo il primo bilancio dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, i contribuenti hanno scelto soprattutto internet per regolarizzare la loro posizione: il 62% delle domande è stato inviato tramite i canali digitali, web (sito di Agenzia Riscossione sia con “Fai D.A. te” che in area riservata ed Equipro) e PEC (posta elettronica certificata). Il 37% delle richieste è stato invece presentato agli sportelli dell’Agenzia ed appena l’1% attraverso i tradizionali canali postali.

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La rottamazione delle cartelle (Il Messaggero, 20 maggio 2018)

Chiusa la fase di richiesta di adesione, tocca ora all’Agenzia delle entrate-Riscossione analizzare le istanze ricevute e fornire la risposta ai contribuenti con l’esito di accoglimento e eventuale rigetto della domanda. Entro il 30 giugno 2018, a coloro che hanno aderito alla definizione agevolata, verrà inviata la “Comunicazione delle somme dovute” con l’elenco dei carichi “rottamati”, il dettaglio sui possibili debiti che per legge non possono rientrare nella definizione agevolata, gli importi da pagare e i bollettini di pagamento in base al piano di rate indicato dal contribuente nel modello di adesione. Per i debiti affidati alla riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017, i pagamenti sono previsti in un massimo di 5 rate (luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019), ciascuna pari al 20% del debito definito. Per i carichi dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2016, sono invece previste massimo 3 rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019. Le prime due ciascuna pari al 40% del debito, la terza il 20%. Per cartelle o avvisi interessati da una rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016, con rate scadute e non pagate al 31 dicembre 2016, comprese le istanze dei “respinti” della prima edizione della rottamazione, è prevista una prima comunicazione entro giugno 2018 con l’importo dovuto per regolarizzare le rate del 2016 (da pagare entro il 31 luglio 2018). Successivamente, entro settembre 2018, arriverà la “Comunicazione” per la definizione agevolata in massimo 3 rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019.

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