Economia
FCA, General Motors e l’accusa di corruzione a Marchionne
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-11-22
La denuncia, scrivono gli analisti, “si legge come un romanzo”, completo dei matrimoni a Venezia dei leader Uaw pagati da Fca, nonché delle donazioni a presunte associazioni benefiche per bambini meno fortunati che venivano invece utilizzare per comprare vestiti costosi, gioielli e altri accessori per gli esponenti Uaw
General Motors accusa FCA di aver corrotto sindacalisti contestando i rapporti dello scomparso Sergio Marchionne (che non può difendersi) con il potente sindacato dei metalmeccanici United Auto Workers e chiede i danni. Ryan Brinkman, analista automotive di JpMorgan sostiene che Gm potrebbe arrivare a chiedere alla rivale danni per 6 miliardi di dollari. E ieri le azioni Fiat Chrysler ieri a Milano hanno avuto un crollo di oltre il 5%, peggiore calo intraday in almeno quattro mesi, per poi recuperare parzialmente e chiudere comunque con un pesante -3,7%.
FCA, General Motors e l’accusa di corruzione a Marchionne
La ruggine tra GM e Fiat dura da 15 anni, ovvero da quando il manager torinese sfilò due miliardi di dollari al colosso americano e con quei soldi comprò Chrysler. Oggi però torna d’attualità l’accusa di aver corrotto i sindacati americani per avvantaggiare Fiat Chrysler nei contratti sindacali sottoscritti tra 2011 e 2015 ai danni di General Motors. Craig Glidden, consigliere di GM ha affermato che non ha intenzione di fare causa contro la UAW, ovvero il sindacato americano basato a Detroit che rappresenta lavoratori negli Stati Uniti, a Porto Rico e in Canada: “Il nostro unico obiettivo è FCA”. GM sostiene che sotto la guida dell’ex CEO, il compianto Sergio Marchionne, FCA ha dato tangenti ai funzionari UAW per corrompere il processo di contrattazione collettiva dal 2009 al 2015. “Marchionne è stata una figura centrale nella concezione, esecuzione e sponsorizzazione dell’attività fraudolenta”, ha detto Glidden.
La denuncia, scrivono gli analisti, “si legge come un romanzo”, completo dei matrimoni a Venezia dei leader Uaw pagati da Fca, nonché delle donazioni a presunte associazioni benefiche per bambini meno fortunati che venivano invece utilizzare per comprare vestiti costosi, gioielli e altri accessori per gli esponenti Uaw. Secondo Gm “Fca pago milioni di dollari in tangenti per assicurarsi benefici, concessioni e vantaggi nella negoziazione, nella messa in pratica e nella gestione del contratto collettivo siglato con la Uaw”. Benefici che sarebbero stati invece negati a GM, traducendosi in un costo del lavoro “significativamente più alto” per la casa Usa. Fca, inoltre, secondo Gm corruppe la Uaw per farsi scegliere come “azienda target” nelle trattative del 2015 sul contratto collettivo, mettendo a punto un’intesa che costò a General Motors più di un miliardo di dollari rispetto a quella che sarebbe emersa da negoziati condotti con la stessa Gm come target.
I matrimoni a Venezia dei sindacalisti UAW pagate da Marchionne
Ieri il presidente della Uaw, Gary Jones, si è dimesso, mentre il comitato esecutivo del sindacato avviava le procedure per rimuoverlo dall’incarico, parlando di ‘giorno triste’ e impegnandosi a varare ‘riforme etiche e maggiori controlli finanziari’, per evitare che ‘questo tipo di accuse possano mai ripetersi’. Non è tuttavia chiaro, sottolinea JpMorgan, quali comportamenti la Uaw stia ammettendo, dato che potrebbero limitarsi a una scorretta rendicontazione delle spese di servizio. La UAW, d’altra parte, ha dichiarato di ritenere che i termini dei contratti siglati con FCA non siano stati influenzati da cattive condotte, al contrario di quanto denunciato da GM.
La denuncia di GM, dunque, parte da lontano, da 15 anni di duelli con Marchionne, ma arriva adesso, mentre FCA è più vulnerabile, dopo la morte del suo capo carismatico e mentre è impegnata in una difficile fase di transizione. Non solo. La causa giudiziaria arriva anche in una fase in cui FCA, proprio come GM, sta negoziando un nuovo contratto di lavoro quadriennale con la Uaw, per i circa 47.000 addetti delle sue fabbriche statunitensi. FCA, come nota il Wsj, è la più piccola delle case automobilistiche di Detroit e da tempo beneficia di costi della manodopera relativamente bassi, anche perché, rispetto ai suoi concorrenti, ha una percentuale più alta di lavoratori a tempo e il costo del lavoro dei suoi dipendenti ha un vantaggio di almeno 8 dollari l’ora su quello di GM.
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