Emergenza Coronavirus: le chiusure oltre il 3 aprile nel Lazio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-17

L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato: «Non si può prevedere con certezza. Ma penso che quella data verrà superata. Al momento non ci sono e non credo ci saranno le condizioni per la riapertura delle scuole».

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Come era facile prevedere, l’emergenza Coronavirus non finirà il 25 marzo o il 3 aprile come ci si aspetta vedendo la scadenza delle date dei provvedimenti del governo. Parlando del Lazio (ma il ragionamento vale per tutta Italia), lo conferma oggi in un’intervista al Corriere della Sera Roma l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.

Che scenario vi aspettate nei prossimi giorni?
«Le nostre previsioni, confermate anche dall’andamento reale del virus, non parlano di un raddoppio dei casi, ma di un aumento del 20-30 per cento. Fino ad arrivare a tre volte tanto quelli che sono oggi. Questa e la prossima settimana saranno importantissime per verificare l’efficienza e l’esito delle misure restrittive del governo».

Quindi, a conti fatti, la data del 3 aprile come ripresa di una vita normale per i romani e i laziali non è più realistica?
«Non si può prevedere con certezza. Ma penso che quella data verrà superata. Al momento non ci sono e non credo ci saranno le condizioni per la riapertura delle scuole».

Anche nella nostra regione, come in Veneto, si parla di un’ipotesi di tamponi a tappeto,conferma?
«Sì, ma va specificato che gli asintomatici non rientrano in questa procedura. I test verranno fatti su chi presenta sintomi e ha avuto contatti con persone risultate positive. A oggi ne abbiamo fatti 9630, un numero importante, il doppio di Piemonte, Toscana e Friuli Venezia Giulia. Per passare a questa fase però dovremo già avere a disposizione il test rapido. Intanto da domani entreranno in funzione anche i laboratori del San Filippo Neri, del Pertini ed di Frosinone».

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I numeri del Coronavirus in Italia (Protezione Civile)

D’altro canto le previsioni più ottimistiche parlano di un picco dell’epidemia in arrivo per domenica 22 marzo, ma è dubbio che questo possa essere definito come l’inizio della fine o soltanto la fine dell’inizio.

State pensando anche a un aiuto da parte dei privati, che nel Lazio non sono pochi?
«Proprio oggi (ieri, ndr) abbiamo fatto una riunione con le associazioni della sanità privata e abbiamo chiesto anche a loro un grande sforzo. Tutti si sono messi a disposizione».

Leggi anche: Ma davvero l’emergenza Coronavirus finirà il 25 marzo o il 3 aprile?

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