I costi massimi di congruità per ecobonus e sismabonus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-23

Si tratta di un decreto atteso dal 2013 su requisiti tecnici, trasmittanza e costi massimi degli interventi del risparmio energetico

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Il Sole 24 Ore oggi pubblica una tabella che riepiloga i costi massimi di congruità per ecobonus e sismabonus. Si tratta di un decreto atteso dal 2013 su requisiti tecnici, trasmittanza e costi massimi degli interventi del risparmio energetico.

I costi massimi di congruità per ecobonus e sismabonus

Il quotidiano spiega che la bozza diffuse il 10 luglio non teneva conto delle modifiche apportate dalla legge di conversione del D1 Rilancio, e nella tabella allegato B non erano previsti gli interventi definiti dal Dl 34/2020e agevolati al 110%.

Ora il quadro è più chiaro e, nell’attesa del concerto con Mef, Infrastrutture e Ambiente, si può cominciate cercare di capirci di più. Uno dei tasselli più importanti sono i tetti di costo degli interventi, che verranno utilizzati per definire la «congruità» dell’intervento rispetto alla spesa. Si possono usare i “prezzari” predisposti da Regioni e province autonome o quello edito dal Dei – Tipografia del Genio Civile. Però, data la varierà degli interventi possibilí, non sempre i prezzari sono utilizzabili.

In questo caso il tecnico abilitato forma un elenco del costi in modo analitico. Ma quando entra in scena il “prezzario” del Mise? Quando, per risparmiare sul costi professionali, il committente dà l’indicazione, ai fini della sussistenza dei requisiti tecnici, di utilizzare la certificazione dell’elemento o del componente già fornita dal produttore. In questo caso l’intero intervento è attratto nell’ambito della tabella (di cui pubblichiamo alcune voci qui a fianco), allegato alla bozza del decreto Mise.

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I costi massimi di congruità per ecobonus e sismabonus (Il Sole 24 Ore, 23 luglio 2020)

Intanto con la conversione in legge del Decreto Rilancio sono diventate operative le nuove misure che ridefiniscono i contributi dell’ecobonus per l’acquisto di moto e scooter elettrici o ibridi. Lo rende noto il Ministero dello sviluppo economico, annunciando che da oggi sarà possibile prenotare, sulla piattaforma online ecobonus.mise.gov.it, il contributo per l’acquisto con la rottamazione, mentre a giorni potrà essere prenotato il contributo senza rottamazione. Le percentuali dell’ecobonus sono così ridefinite: 30% del prezzo d’acquisto fino a massimo 3.000 euro senza rottamazione; 40% del prezzo d’acquisto fino a massimo 4.000 euro con rottamazione. Per veicoli nuovi di categoria L a due, tre o quattro ruote, ibridi o elettrici ( L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e.) è stato introdotto sia il contributo al 30% del prezzo d’acquisto senza ricorrere alla rottamazione, sia aumentato al 40% il contributo già previsto con la rottamazione, ricorda il Mise. Prossimamente, fa sapere il Dicastero, diventeranno operative anche tutte le altre novità sull’ecobonus introdotte dal Decreto Rilancio.

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