Diciotti, la procura di Catania chiede l’archiviazione per Salvini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-01

Salvini annuncia su Facebook la decisione di Zuccaro, il pubblico ministero che ha indagato, senza risultati, sulle ONG, accusando e poi facendo marcia indietro in audizione in Parlamento

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La Procura di Catania ha formulato la richiesta di archiviazione nei confronti di Salvini per la vicenda della Diciotti. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Matteo Salvini in una diretta Facebook. “Il procuratore di Catania Zuccaro chiede l’archiviazione” per i fatti della nave Diciotti: “Gioia, soddisfazione. Ma il procuratore di Agrigento perché ha indagato? Quanto è costata l’inchiesta per un reato che non esisteva?”, ha detto Salvini. Zuccaro è il pubblico ministero che ha indagato, senza risultati, sulle ONG, accusando e poi facendo marcia indietro in audizione in Parlamento.

Diciotti, la procura di Catania chiede l’archiviazione per Salvini

“Speriamo venga accolta la richiesta motivata procuratore Catania Zuccaro”, dice il ministro, “ma sarei andato avanti lo stesso”. A questo punto “ma Patronaggio perché ha indagato? Quanto è costata l’inchiesta? Quanti uomini ha coinvolto? Quanti allertati per un reato che non esisteva?”, conclude Salvini, “c’è da fare una riflessione sul funzionamento della giustizia in Italia”. L’inchiesta sulla Diciotti era composta da due filoni, uno in capo alla procura di Palermo e uno a quella di Catania. La procura di Palermo aveva già archiviato la parte di sua competenza, rimettendo a quella etnea una decisione sui fatti avvenuti nel porto. Oggi la vicenda arriva a una conclusione a meno che il giudice non respinga la richiesta del pm.

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La procura, si legge nel documento firmato dal procuratore Carmelo Zuccaro, letto da Salvini in diretta Fb, “ha trasmesso al collegio per i reati ministeriali presso il tribunale di Catania gli atti relativi al procedimento penale” per il reato di sequestro di persona relativo alla vicenda Diciotti e ai fatti avvenuti tra il 20 e il 25 agosto. Il collegio ha dichiarato la propria “incompetenza per territorio” e ha disposto la trasmissione degli atti alla procura di Catania “per il tramite di quella di Palermo”. Nel trasmettere gli atti Zuccaro ha “formulato richiesta motivata di archiviazione”.

Il danno erariale

Rimane invece aperto il fascicolo per danno erariale aperto presso la Corte dei Conti dopo un esposto dell’associazione Possibile. “Abbiamo depositato un esposto alla Corte dei conti per fare chiarezza su quanto siano costate all’erario le scellerate decisioni del governo – si leggeva all’epoca in una nota firmata l’indomani da Andrea Maestri, esponente di Possibile, sul portale internet del partito – Sotto i diktat del ministro dell’Interno Salvini si sono verificati degli episodi che, molto probabilmente, hanno richiesto un esborso notevole alle nasce dello Stato: l’ultimo dell’elenco è il caso della Diciotti, la nave bloccata a Catania”. NeXt aveva parlato ad agosto dei costi della raffinata strategia di Salvini sulla Diciotti: le navi della classe della Diciotti hanno un costo operativo orario (quando sono in navigazione) pari a 740,15 euro. L’operazione di salvataggio della Diciotti è iniziata il 15 agosto e si è conclusa con l’approdo al porto di Catania il 21 agosto. La nave è quindi rimasta in navigazione per sette giorni (168 ore) prima di ricevere l’ok per l’attracco dal Viminale. In totale in quel lasso di tempo l’Italia ha speso 124.345 euro.

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La nave poi è rimasta ferma al porto di Catania, con i generatori accesi e quindi consumando carburante, per altri tre giorni, fino a che Salvini non ha deciso di dare l’ok allo sbarco dei 150 migranti che erano ancora a bordo. Avvenire calcola che anche in porto la Diciotti abbia mantenuto gli stessi costi operativi e che quindi l’idea del ministro dell’Interno salga a circa 177 mila euro. Non sapendo quanto costi effettivamente tenere in funzione la Diciotti in porto e immaginando che i costi operativi in navigazione siano superiori possiamo in ogni caso supporre che i tre giorni di permanenza a Catania non siano costati meno di ventimila euro (ipotizzando che costino meno della metà di quelli in navigazione).

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