Economia

Luca Zaia contro il Decreto Dignità

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-27

Fuoco amico su Matteo Salvini: il governatore del Veneto chiede modifiche dopo le proteste degli imprenditori

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C’è un po’ di fuoco amico su Matteo Salvini. A scatenarlo è il governatore del Veneto Luca Zaia, che in una intervista rilasciata oggi al Mattino critica il Decreto Dignità e chiede modifiche per gli imprenditori del Veneto, che hanno già dichiarato guerra al provvedimento:

Presidente Zaia, agli imprenditori non piace il decreto Dignità.
«Se fosse un caso isolato, qualcuno la potrebbe buttare in politica. Siccome l’impresa del Veneto, a 360 gradi, quindi non solo gli industriali, ha perplessità e istanze sul Decreto Dignità, penso che questo non sia irrilevante. Il Veneto ha 600mila imprese e 150 miliardi di Prodotto interno lordo».

Si aspettava questo coro di proteste?
«Non trovo assolutamente irrituale che le imprese e i loro rappresentanti possano dire la loro su questa partita. Anzi, è un loro diritto. E non mi sorprende che siano intervenuti. La stessa Lega sta portando avanti emendamenti sui loro stessi rilievi».

Ci saranno modifiche?
«Se il decreto Dignità viene approvato così come è stato presentato rischia di avere un impatto pesante. Ma c’è anche da dire che mi risulta che a Roma in commissione stiano affrontando i temi e le diverse criticità. Spero anch’io, da veneto, che si trovino delle soluzioni. Se il decreto arriva in Parlamento e ne esce intonso vuol dire che nessuna istanza è stata recepita. Lungi da me fare l’avvocato d’ufficio, sarebbe stucchevole, però dall’altro lato immagino che tutto questo lavoro rientri in un progetto organico che prevederà la Flat Tax e altre partite. Deve esserci un mosaico, non una sola tessera del mosaico».

decreto dignità jobs act

Il decreto dignità e il Jobs Act, i sondaggi (Corriere della Sera, 22 luglio 2018)

Cosa può fare un presidente di Regione?
«Quello che dovevo fare come governatore l’ho fatto. È un ruolo che facevo anche quando a Roma non governavamo noi, solo che allora le istanze non venivamo mai raccolte».

Cosa ha fatto?
«Mi sono state presentate delle istanze sia da parte del presidente di Confindustria del Veneto Matteo Zoppas che da Assindustria Veneto Centro, istanze che ho portato di persona al tavolo nazionale. Guardate – ho detto – che dal territorio arriva questo. Prova ne sia che nella discussione, non facile, in commissione, una ad una vengano affrontate anche queste istanze».

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