«Decreto Dignità, il 30% delle imprese non rinnoverà i contratti»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-05

Lo afferma Federmeccanica nel comunicato relativo alla sua Indagine congiunturale sull’Industria Metalmeccanica

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“Con riferimento al Decreto Dignità, il 30% delle imprese” del settore metalmeccanico “non rinnoverà, alla data di scadenza, i contratti a tempo determinato in essere”. Lo afferma Federmeccanica nel comunicato relativo alla sua Indagine congiunturale sull’Industria Metalmeccanica.

«Decreto Dignità, il 30% delle imprese non rinnoverà i contratti»

Il settore si trova in sostanziale stagnazione. Nel terzo trimestre dell’anno la variazione congiunturale è risultata pari al +0,1% dopo il -0,6% del primo e il +0,8% del secondo mentre in termini tendenziali il tasso di crescita si è ridotto all’1% nel trimestre estivo rispetto a dinamiche medie di poco superiori ai 4,5 punti percentuali realizzati nel corso della prima metà dell’anno. Nell’indagine si sottolinea che “i volumi prodotti risultano inferiori del 22% rispetto a quelli che si realizzavano prima della recessione del 2008-2009”. Pesa “la contrazione del tasso di crescita dei consumi delle famiglie e della domanda per beni d’investimento oltre al rallentamento della domanda mondiale, che incide negativamente sulle esportazioni del settore metalmeccanico che indirizza all’estero oltre la metà delle proprie produzioni”, spiega Federmeccanica.

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La tabella del Decreto Dignità rielaborata da Repubblica (16 luglio 2018)

Nel terzo trimestre il tasso tendenziale di crescita dell’export è stato pari, in valore, al +2,9% rispetto al +6,5% evidenziato nell’ultimo trimestre del 2017, aggiunge Federmeccanica, spiegando che complessivamente nei primi nove mesi del 2018, i flussi di produzione indirizzati ai mercati esteri sono cresciuti del 3,2% rispetto al + 3,8% delle importazioni, mentre il saldo dell’interscambio ha evidenziato un attivo pari a circa 39 miliardi di euro collocandosi sugli stessi livelli del precedente anno.

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