Il decreto dignità e il boom dei contratti a termine ad agosto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-02

Secondo il Corriere dietro l’aumento c’è un legame indiretto con la legge Di Maio

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Crescono i contratti a tempo indeterminato e quelli a termine e aumenta l’occupazione dai 35 anni in su (+76mila unità). Ma i numeri positivi del mercato del lavoro, spiega oggi Dario Di Vico sul Corriere della Sera, possono avere una seconda interpretazione, che mette in relazione il dato positivo di agosto con quelle nuove norme in materia di contratti a termine, che ci siamo abituati a chiamare Decreto Dignità.

Lo sostiene, ad esempio, una nota della Confesercenti secondo la quale le imprese si sono come affrettate nella seconda metà di agosto a mettersi al riparo per tempo da modifiche che giudicano negative in termini di maggiori costi e contenzioso. In sostanza ci sarebbero state più proroghe e più accensioni di contratti a tempo determinato concepite e attuate non appena (11 agosto) è entrato in vigore il regime transitorio che terminerà a ottobre lasciando a quel punto spazio al debutto della legge Dignità (fissato per il primo novembre).

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L’occupazione in Italia (Corriere della Sera, 2 ottobre 2018)

Una conferma della tesi Confesercenti viene anche dal mondo delle agenzie del lavoro, che si sarebbero grosso modo comportate nella stessa maniera, alla si-salvi-chi-può. C’è un legame indiretto con la legge Di Maio anche per ciò che riguarda l’aumento agostano dei contratti fissi? È sempre difficile dare risposte secche ma si può ipotizzare che una certa quota di stabilizzazioni di ex-contratti a termine siano state decise dalle imprese e abbiamo favorito i precari 40enni e 50enni giudicati più affidabili degli altri.

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