Daniela Carrasco: Mimo non è stata uccisa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-24

A dirlo, in una nota lanciata nella tarda serata di giovedì, è l’associazione delle avvocate cilene che segue il caso fin dalle prime ore in cui la notizia del ritrovamento dell’attrice impiccata a un’inferriata di un parco, ha iniziato a circolare attraverso i social e rilanciata dai partecipanti alle manifestazioni contro il governo di Sebastiano Piñera

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Daniela Carrasco, mimo e attivista cilena di 36 anni è morta il 20 ottobre 2019 a Pedro Aguirre Cerda, periferia di Santiago. A quanto pare si è tolta la vita. Scrive oggi Il Fatto in un articolo a firma di Alessia Grossi:

“L’inchiesta sulle circostanze della sua morte è ancora in corso e le analisi di cui finora siamo in possesso indicano che avrebbe lasciato una lettera nella quale spiega i motivi di un eventuale suicidio e che non si sono riscontrati segni evidenti e palesi di tortura o di aggressione sessuale”.

A dirlo, in una nota lanciata nella tarda serata di giovedì, è l’associazione delle avvocate cilene che segue il caso fin dalle prime ore in cui la notizia del ritrovamento dell’attrice impiccata a un’inferriata di un parco, ha iniziato a circolare attraverso i social e rilanciata dai partecipanti alle manifestazioni contro il governo di Sebastiano Piñera.

daniela carrasco mimo

Le voci che volevano la donna uccisa dai poliziotti durante le proteste in Cile e che si sostanziavano in questa immagine in cui un’altra attrice la impersona erano quindi prive di fondamento:

daniela carrasco mimo 2

LA PROCURA di Santiago indaga su un altro caso: è la morte di Albertina Martínez Burgos, 38 anni, fotografa che lavorava al canale Mega, trovata uccisa nel suo appartamento giovedì sera. Burgos aveva documentato le proteste e le violenze della polizia. Tutto il suo materiale sarebbe sparito. Secondo 24 Horas.cl. l’allarme è scattato dopo che la ragazza non aveva dato sue notizie per due giorni ai parenti e al fidanzato. Il movimento Ni una menos ha scritto: “Chiediamo che le cause della sua morte siano chiarite, per non parlare del fatto che né il suo computer né la sua macchina fotografica sono state recuperate”.

Nei giorni successivi inizia il battagesocial per #Justicia para mimo. La denuncia parte dalla Rete degli attori e attrici cilene, rimbalza nei tweet di Ni una menos, l’associazione
contro i femminicidi. A sostegno della tesi spunta un video, ora rimosso dalla Rete, in cui si vede ciò che sembra il corpo di Daniela appeso, con le forze dell’ordine che gli girano intorno. Si scoprirà dopo che si tratterebbe in realtà di una performance di un’altra attrice per ricordare Daniela.

daniela carrasco mimo 3

La notizia in Italia arriva un mese dopo, il 20 novembre, il 21 rimbalza su Non una di meno all’arrivo dei risultati dell’autopsia. Si tratta di suicidio, dice il dossier del Ministero dell’interno cileno.

MA POI A NOTIZIA che “Daniela sia stata uccisa da agenti dello Stato fa il giro del mondo ripresa da media nazionali e internazionali”, così si vedono costrette a “esigere dai cittadini cileni e dai giornali di non condividere informazioni non verificate, essendo il nostro primo obiettivo –chiarisce Abofema –rispettare la memoria di Daniela e la sua famiglia la quale più volte ha chiesto cautela nelle dichiarazioni”. Al contrario, i familiari si sono ritrovati “assediati da giornalisti e curiosi”. Le avvocate ora “chiedono al pubblico ministero che indaga sulla morte della mimo che faccia tutte le verifiche del caso per scartare l’ipotesi della partecipazioni di terzi alla sua morte”.

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