Il Corriere della Sera contro la marijuana libera

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-09-08

Il giornale si schiera: è nociva, basta con gli slogan da Woodstock. L’appello di Veronesi e una svolta culturale «di cui non andar fieri», «come se fossimo rimasti agli anni Sessanta». Davvero?

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Giovanni Belardinelli sul Corriere della Sera oggi torna sulla notizia della marijuana di Stato prodotta dall’esercito, parlando di «equivoci in atto» e di slogan sulla liberalizzazione che sarebbero, a suo avviso, inopportuni visto che la novità illustrata è limitata (si tratta di cannabis che verrebbe prodotta per uso soltanto terapeutico) e soprattutto sbagliati:

In effetti, il principale punto di debolezza della battaglia antiproibizionista dei radicali e non solo, di chi cioè considera la liberalizzazione come strumento per combattere la criminalità organizzata e lo spaccio (dunque anche per ridurre il sovraffollamento delle carceri), sta nel lasciare spazio alle posizioni di chi continua a considerare la marijuana come una droga che fondamentalmente non fa male. E questo non è vero.

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La tabella di Vox.com sulle sostanze più mortali della marijuana

Sostiene l’articolo:

Gli effetti nocivi del consumo di marijuana sembrano ormai accertati, come ha illustrato Giuseppe Remuzzi su questo giornale lo scorso 3 settembre e come ha autorevolmente ribadito due giorni fa Silvio Garattini sulla Stampa, ricordando in particolare i danni generati dall’uso della cannabis nei più giovani. Si tratta di dati di fatto che dovrebberospazzar via il mito dell’«erba» chenon ha mai fatto male a nessuno, ancora largamentecircolante come se fossimo rimastiagli Anni 60 e a Woodstock. Ma questo non avviene e i danni prodotti dalla cannabis sono ricordati di rado, anche per la paura di apparire altrimenti retrogradi e bacchettoni.

In effetti, ci sarebbe da ricordare che è proprio la questione degli effetti a non essere ancora «accertata». E qui ci sarebbe invece da discutere, e tanto. Ci sono alcuni studi che suggeriscono la correlazione tra i problemi nel rendimento a scuola e il consumo di marijuana. Ma, come spiega Vox.com, è vero che molti tendono a collegare l’uso di marijuana a un basso IQ e a un peggiore sviluppo del cervello, ma la correlazione – come spesso capita – non vuol dire casualità, anzi:

But other researchers found the correlation could show that people with lower IQs are more likely to consume marijuana. In other words, it’s not marijuana use that lowers IQs; it’s lower IQs, or some other attribute linked to lower IQs, that lead to marijuana use.

Quindi, secondo altri studi, non è l’uso di marijuana che abbassa il quoziente intellettivo, ma di solito chi ha un basso IQ consuma marijuana, forse per correlazioni o casualità non ancora chiarite. Vox pubblica anche questi due grafici esplicativi sulla marijuana:


Anche riguardo psicosi e schizofrenia, altri studi spiegano che la causa primaria è un’altra:

There have also been concerns that marijuana use can lead to psychosis and schizophrenia, but recent studies suggest marijuana isn’t a cause of the disorders. A Harvard study, for one, concluded the primary cause of schizophrenia is a family history of the disorder, not marijuana use. A King’s College London study similarly found that some genes might predispose people to both schizophrenia and marijuana use.

Leggi sull’argomento: Il Corriere della Sera e la marijuana «che fa male»

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