Il Corriere della Sera e la marijuana «che fa male»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-09-03

Il quotidiano all’attacco

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Il Corriere della Sera pubblica oggi un articolo a firma di Giuseppe Remuzzi dal titolo inequivocabile: «Perché la marijuana fa male ai ragazzi». Spiega il Corriere che «La marijuana crea problemi di concentrazione nello studio e sul lavoro e, secondo i più recenti dati medici, può generare dipendenza: succede a uno su dieci dei fumatori abituali, se questi sono adulti; per gli adolescenti arrivare all’assuefazione è molto più facile, capita a un ragazzo su sei».
marijuana fa male
 
Il quotidiano pubblica un set di domande e risposte nelle quali concentra l’attenzione sul fatto che una serie di studi dimostrerebbe che l’assunzione di marijuana in giovane età ha effetti deleteri. Le prime domande riguardano l’assuefazione (sicura, in caso di consumo abituale), i sintomi dell’astinenza e la presunta apertura di strada alle altre droghe. Importante è la risposta alla domanda «È vero che l’uso di marijuana porta a malattie mentali?»:

Sì e no. Chi fuma cannabis regolarmente soffre di ansia, depressione,psicosi inclusa la schizofrenia molto più degli altri. Ma potrebbe essere semplicemente che gli stessi fattori che portano la gente a fumare cannabis siano anche quelli che compromettono certe funzioni del cervello.

Le ultime tre domande riguardano il topic della discussione:


L’articolo, al di là del titolo, sembra però soltanto ritornare su una tematica già molto conosciuta dagli addetti ai lavori. Ci sono alcuni studi che suggeriscono la correlazione tra i problemi nel rendimento a scuola e il consumo di marijuana. Ma, come spiega Vox.com, è vero che molti tendono a collegare l’uso di marijuana a un basso IQ e a un peggiore sviluppo del cervello, ma la correlazione – come spesso capita – non vuol dire casualità, anzi:

But other researchers found the correlation could show that people with lower IQs are more likely to consume marijuana. In other words, it’s not marijuana use that lowers IQs; it’s lower IQs, or some other attribute linked to lower IQs, that lead to marijuana use.

Quindi, secondo altri studi, non è l’uso di marijuana che abbassa il quoziente intellettivo, ma di solito chi ha un basso IQ consuma marijuana, forse per correlazioni o casualità non ancora chiarite. Vox pubblica anche questi due grafici esplicativi sulla marijuana:


Anche riguardo psicosi e schizofrenia, altri studi spiegano che la causa primaria è un’altra:

There have also been concerns that marijuana use can lead to psychosis and schizophrenia, but recent studies suggest marijuana isn’t a cause of the disorders. A Harvard study, for one, concluded the primary cause of schizophrenia is a family history of the disorder, not marijuana use. A King’s College London study similarly found that some genes might predispose people to both schizophrenia and marijuana use.

Infine, una nota. Verso la fine di agosto l’ex ministro della Salute Umberto Veronesi ha dichiarato in un’intervista al settimanale Oggi che fumare marijuana non ha alcuna conseguenza negativa sulla salute. Il chirurgo è da sempre sostenitore della liberalizzazione delle droghe leggere spiega che secondo la sua opinione “i danni provocati dalla marijuana sono praticamente inesistenti”. Veronesi ha argomentato la sua posizione spiegando che a suo modo di vedere è “infondata anche la credenza che la marijuana dia dipendenza e apra la strada all’uso delle droghe pesanti, come cocaina e morfina. Liberalizzare lo spinello non è malinteso permissivismo, ma una posizione realistica che punta alla riduzione del danno. Risulta che metà dei nostri giovani e molti adulti fanno uso di marijuana. Ha senso criminalizzarli?”. Molto curioso che il Corriere, nell’elencare i punti di vista, abbia deciso di non fare il nome dell’ex ministro.

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