Economia
Come PagoPA aumenta il costo del bollo auto
neXtQuotidiano 07/12/2019
Passano attraverso PagoPa anche i pagamenti relativi a multe, tasse universitarie, refezione scolastica, quote associative agli ordini professionali, Tari, Imu, Tasi e altri tributi. Pure in questi casi le commissioni applicate variano a seconda della modalità e del circuito attraverso il quale viene veicolato il versamento
Il bollo auto dal prossimo anno si pagherà esclusivamente attraverso PagoPA, il sistema di pagamenti elettronici verso la pubblica amministrazione. Con aggravio di spesa per i contribuenti, visto che nelle agenzie di pratiche auto che adottano questa soluzione il costo di esazione per il pagamento del bollo è aumentato di 50 centesimi, passando da 1,87 a 2,37 euro.
Come PagoPA aumenta il costo del bollo auto
Con PagaPA quindi aumenta il costo del bollo auto, e non è tutto visto che per chi si rivolge a Poste Italiane la commissione ammonta a 1,50 euro, mentre chi decide di effettuare il versamento in tabaccheria deve versare un balzello di 1,87 euro. A guadagnarci non è lo Stato ma i prestatori di servizi di pagamento che incassano le commissioni per gestire i pagamenti verso la Pa. Spiega il Messaggero:
Da questa settimana nelle agenzie di pratiche auto è obbligatorio passare attraverso PagoPa anche quando si esegue il cambio di proprietà di un mezzo di trasporto o quando si deve immatricolare un veicolo: queste pratiche richiedono un doppio pagamento, uno per l’imposta di bollo e l’altro indirizzato al Pubblico registro automobilistico, e dunque comportano una doppia commissione da versare ai prestatori di servizi di pagamento che si occupano di gestire le transazioni, banche e società specializzate in pagamenti elettronici.
«Risultato, oggi per un passaggio di proprietà gli oneri aggiuntivi ammontano nella migliore delle ipotesi a 1,60 euro, ma possono arrivare anche a sforare i 5 euro: l’extra-costo varia a seconda dell’agenzia di pratiche auto nella quale ci si reca e in base al prestatore di servizio di pagamento a cui quest’ultima si affida», ci spiega Paolo Colangelo in qualità di presidente di Confarca, l’associazione che rappresenta le autoscuole. Al contrario, lo Stato aveva promesso che con l’adozione di PagoPa i costi di commissione sarebbero scesi per effetto della concorrenza tra i diversi prestatori di servizi di pagamento che avrebbero aderito al servizio, ma al momento nella maggior parte dei casi osono aumentati o sono rimasti sostanzialmente invariati.
Passano attraverso PagoPa anche i pagamenti relativi a multe, tasse universitarie, refezione scolastica, quote associative agli ordini professionali, Tari, Imu, Tasi e altri tributi. Pure in questi casi le commissioni applicate variano a seconda della modalità e del circuito attraverso il quale viene veicolato il versamento, ma il più delle volte risultano invariate o più care rispetto a prima.
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