Come ottenere i bonus per lavoro, buoni spesa e affitti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-06

L’Agenzia delle Entrate, nella circolare n. 8/E, ha risposto a un po’di domande presentate dalle associazioni e dai professionisti su come ottenere i bonus per lavoro, donazioni e affitti per fare un po’di chiarezza almeno sulle misure fiscali più comuni, a partire dal bonus per lavoro

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Il Fatto Quotidiano spiega oggi in un articolo a firma di Patrizia De Rubertis che  l’Agenzia delle Entrate, nella circolare n. 8/E, ha risposto a un po’di domande presentate dalle associazioni e dai professionisti su come ottenere i bonus per lavoro, donazioni e affitti per fare un po’di chiarezza almeno sulle misure fiscali più comuni, a partire dal bonus per lavoro:

Ai lavoratori dipendenti che continuano a lavorare in ufficio, in fabbrica, nei supermercati, negli ospedali, in trasferta presso clienti o in missioni presso sedi secondarie dell’impresa, non potendo farlo in smart working, viene riconosciuto un bonus 100 euro da calcolare in base al numero di giorni lavorativi svolti presso la propria sede di lavoro nel mese di marzo 2020. Ma ne hanno diritto solo i lavoratori che hanno un reddito fino a 40.000 euro.

Le Entrate, inoltre, spiegano che bisogna considerare esclusivamente il reddito di lavoro dipendente assoggettato a tassazione progressiva Irpef e non anche quello assoggettato a tassazione separata o a imposta sostitutiva. I sostituti d’imposta riconosceranno il premio in via automatica a partire dalla retribuzione del mese di aprile o comunque entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno. Poi il datore di lavoro potrà recuperare la somma in compensazione.

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La mappa delle misure di sostegno a professionisti e partite IVA (Il Sole 24 Ore, 30 marzo 2020)

Ci sono poi gli affitti dei negozi:

Il “Cura Italia” ha previsto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione di cui beneficiano gli esercenti di attività commerciali i cui negozi o botteghe sono in affitto come risarcimento parziale della spesa sostenuta per la locazione di un locale rimasto inutilizzato a causa dell’emergenza. Il Fisco spiega che il credito è utilizzabile dallo scorso 25 marzo esclusivamente in compensazione, utilizzando il modello di pagamento F24 e che il bonus maturerà solo a seguito dell’avvenuto pagamento del canone stesso.

Una precisione importante visto che la norma testualmente non lega il bonus all’effettivo pagamento, per cui potrebbe capitare che un inquilino che non paga il canone di marzo richieda comunque il credito d’imposta. Gli immobili oggetto di locazione per cui è possibile fruire del credito d’imposta devono essere classificati nella categoria catastale C/1 e restano esclusi tutti gli altri contratti di locazione di immobili rientranti nelle altre categorie catastali anche se aventi destinazione commerciale come, ad esempio, i contratti di affitto di rami d’azienda.

Infine, i buoni spesa:

Mentre i Comuni stanno iniziando a distribuire, tra non poche difficoltà, i buoni spesa e si moltiplicano nelle città i banchi alimentari che gratuitamente danno sostegno a chi non riesce più a fare la spesa, c’è una certezza fiscale: spetta una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30% alle donazioni effettuate dalle persone fisiche, dagli enti non commerciali e dai titolari di reddito d’impresa aventi ad oggetto le misure di solidarietà alimentare effettuate a favore dello Stato, delle Regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro.

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