Come difendere i risparmi dallo spread

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-22

Quali gli investimenti più sicuri e le opportunità più interessanti per chi oggi si muove sui mercati con il terrore dell’incertezza

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Come difendere i propri risparmi in tempi di corsa dello spread? Oggi il Messaggero pubblica una guida all’investimento in tempi di instabilità e incertezza, spiegando cosa deve fare il piccolo risparmiatore per uscire indenne, limitare le perdite o addirittura guadagnare. Si comincia dalla scelta più prudente, ovvero Bot annuali, Btp o CCT con scadenza 2 anni, bund quinquennali e depositi in conto correnti, mentre un certo coefficiente di rischio ma prospettive interessanti con quotazioni così a sconto potrebbero averle assicurazioni e banche. Abbandonando un po’ il cerchio della prudenza ci sono le obbligazioni bancarie subordinate e i fondi di investimento o ETF verso l’azionario internazionale oltre al paracadute del conto deposito. Per chi sceglie un portafogli più aggressivo bisogna puntare  di più sull’azionario con banche e assicurazioni, con le obbligazioni subordinate e ancora fondi di investimento/ETF e qualche T-Bond USA.

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Lo spread da prima della crisi (Il Messaggero, 22 novembre 2018)

Che fare poi dei Bot o Btp già in portafoglio? Vendere porterebbe minusvalenze rilevanti, meglio diversificare tra le varie emissioni perché le scadenze a 2, 5 e 10 anni hanno opportunità interessanti di remunerazione. Se invece l’intero portafogli è in titoli di Stato, meglio cominciare a disinvestire con prudenza. Ci sono quindi i mutui che sono ancora in crescita ma le cose potrebbero cambiare rapidamente. Se si ha in mente di investire comprando un immobile, quindi, meglio muoversi presto perché tra qualche settimana i mutui potrebbero diventare un costo maggiore. Bocciata, invece l’idea di aprire un conto estero perché in questa fase le preoccupazioni non sono giustificate: in realtà, chi apre conti esteri lo fa per tutelarsi dall’ipotesi di un’uscita dell’Italia dall’euro o dal blocco dei capitali stile Cipro o dal collasso del sistema bancario. Tre ipotesi improbabili, ad oggi.

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