Attualità
La retata contro il clan Gambacurta a Montespaccato
neXtQuotidiano 10/07/2019
Sette arresti nell’associazione, egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato, capeggiata dai fratelli Franco e Roberto Gambacurta, finalizzata alla detenzione e alla cessione al dettaglio di sostanze stupefacenti, in prevalenza cocaina
Dalle prime luci dell’alba è in corso, nella Capitale e in provincia di Viterbo, una vasta operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Roma per dare esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di sette persone, emessa dal gip di Roma su richiesta della locale Procura-Direzione distrettuale Antimafia, a carico di un’associazione, egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato, capeggiata dai fratelli Franco e Roberto Gambacurta, finalizzata alla detenzione e alla cessione al dettaglio di sostanze stupefacenti, in prevalenza cocaina. Franco Gambacurta era l’uomo con la coppola che comandava a Montespaccato.
La retata contro il clan Gambacurta a Montespaccato
Contestualmente, i Carabinieri del Comando provinciale di Roma stanno eseguendo un sequestro preventivo di beni, emesso dal medesimo gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica-Dda di Roma, riguardante 2 esercizi commerciali del valore stimato di circa 400 mila euro, utilizzati come basi logistiche dall’organizzazione criminale dei Gambacurta e luoghi in cui nascondere lo stupefacente e/o prendere contatti con i clienti da inviare agli spacciatori del gruppo.
L’operazione è a conclusione dell’indagine ‘Malavita 2018’ che costituisce l’ultimo filone dell’indagine ‘Hampa 2012’, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale Carabinieri di Roma che, nel giugno 2018, ha portato all’esecuzione di 58 ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere finalizzata a una serie indeterminata di delitti aggravati dalle modalità mafiose, in particolare usura, esercizio abusivo del credito, estorsioni, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, intestazione fittizia di beni immobili, rapporti creditizi, attività economiche e imprenditoriali, nonché di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dalla transnazionalita’. Il sodalizio in questione, egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato, risultava essere contraddistinto dal medesimo assetto verticistico dei fratelli Franco e Roberto Gambacurta.
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