Chi riapre a maggio: ristoranti, abbigliamento, barbieri per la Fase 2

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-12

La road map per la Fase 2, norme per tutti gli esercizi: mascherine e ingressi scaglionati. A metà maggio potrebbero riprendere l’attività i tribunali e gli studi professionali. Bar, ristoranti, e locali simili,dovrebbero essere autorizzati a ricominciare dal 18 circa, ma con distanze ben precise da rispettare

article-post

La cosiddetta fase 1 finirà il 13 aprile quando, con un decreto di venerdì 10, è stato disposto di far ripartire le librerie, le cartolerie, i negozi per bambini, le aziende agricole, industriali, e altre legate alla filiera alimentare, sanitaria e meccanica. Ma la fase 2 dopo il 3 maggio programma una riapertura graduale: spiega oggi il Messaggero che dovrebbe essere consentito un allentamento dei vincoli alla libera circolazione dei cittadini ma con obbligo di mascherine, guanti e distanze di sicurezza. È possibile che venga deciso di consentire le riaperture a negozi di abbigliamento, di arredamento e tessili, con ingressi scaglionati, file e prenotazioni. I centri commerciali, però, continueranno a rimanere chiusi.

Chi riapre a maggio: ristoranti, abbigliamento, barbieri per la Fase 2

Il quotidiano scrive anche che a metà maggio potrebbero riprendere l’attività i tribunali e gli studi professionali. Bar, ristoranti, e locali simili,dovrebbero essere autorizzati a ricominciare dal 18 circa, ma con distanze ben precise da rispettare:

Ad esempio, tra un tavolo e un altro dovranno esserci due metri di spazio, per consentire il passaggio dei camerieri. Verso la fine del mese è ipotizzato che riprendano l’attività come i tanto agognati parrucchieri e barbieri, ma con obbligo di mascherina, di guanti e ingressi singoli dei clienti su appuntamento. Nello stesso periodo, potrebbe ripartire il campionato di calcio e gli altri sport collettivi. Naturalmente non è prevista la partecipazione del pubblico.

L’obiettivo è di consentire alle società di concludere il campionato e non rischiare così il fallimento. A seguire, circa una settimana dopo, il piano della riaperture prevede la ripresa dei centri sportivi, ma solo per attività individuale o per lezioni con basso assembramento. La volontà di andare avanti in fretta c’è tutta. E lo ha detto chiaramente, ieri, il presidente Giuseppe Conte durante
la videoconferenza che si è svolta con il comitato di esperti guidato da Colao che ha tenuto la riunione di insediamento. A loro il premier ha chiesto di individuare le modalità più efficaci per uscire gradualmente dal lockdown, favorendo la ripresa,anche attraverso l’elaborazione di modelli organizzativi che consentano la riapertura di fabbriche e aziende nelle condizioni di massima sicurezza per i lavoratori.

coronavirus milano
Coronavirus: l’incremento degli attualmente positivi (La Stampa, 12 aprile 2020)

Esiste anche l’ipotesi fase 3 con la possibile ripresa a settembre delle scuole superiori con la divisione dei turni e lezioni online. Anche se non è stato ancora deciso cosa si farà con le materne e le elementari. Dicembre sarà finalmente il momento in cui – sempre se il virus avrà mollato la presa – verranno riaperti cinema e teatri. Per discoteche e stadi se ne riparlerà a marzo del prossimo anno, quando si dovrebbe tornare alla vera normalità.

Leggi anche: Riapertura: le regole dopo il 3 maggio

Potrebbe interessarti anche