Le regole per i centri estivi dal 15 giugno

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-20

Il contatto fisico e gli assembramenti devono essere scongiurati, quindi i gruppi devono avere pochissimi componenti così da poter permettere all’educatore di controllare i movimenti. Il rapporto numerico minimo fra operatori, bambini e adolescenti sarà graduato in relazione all’età

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I centri estivi dal 15 giugno avranno nuove regole da rispettare scritte dal Comitato Tecnico Scientifico per l’apertura. Il Messaggero scrive oggi che le ultime raccomandazioni del Cts puntano a una maggiore responsabilizzazione dei genitori, specie rispetto a bambini fino a 6 anni dove si sta studiando la possibilità di creare mascherine ad hoc.

Le regole per i centri estivi dal 15 giugno

Il quotidiano romano parla di dispositivi sagomati e decorati con figure e pupazzi. I bambini verranno divisi in gruppi da 5 e i protocolli saranno uguali per tutti in tutta italia:

Si tratta di regole e indicazioni precise e dettagliate: va da sé che le indicazioni seguono il criterio del distanziamento, ora l’unica strada percorribile. Innanzitutto le aree destinate ai centri estivi, con ampi spazi all’aperto, dovranno avere una sorta di triage all’accoglienza: un punto di ingresso separato dall’uscita e con accessi scaglionati per non creare flussi eccessivi. All’ingresso il bambino dovrà igienizzare le mani e, possibilmente, gli verrà misurata la temperatura. Solo dopo aver svolto questa fase fondamentale, si entra. Ma non ci saranno più i fiumi di bambini che si rincorrono giocando con il pallone, o, peggio, ad “acchiapparsi”.

centri estivi

Il contatto fisico e gli assembramenti devono essere scongiurati, quindi i gruppi devono avere pochissimi componenti così da poter permettere all’educatore di controllare i movimenti. Il rapporto numerico minimo fra operatori, bambini e adolescenti sarà graduato in relazione all’età: per i bambini della scuola dell’infanzia, quindi dai 3 ai 5anni, ci sarà un operatore ogni 5 bimbi mentre per quelli delle elementari, dai 6 agli 11 anni, i gruppi arriveranno fino a 7 bambini. Gli ingressi e le uscite dei gruppi saranno scaglionati ogni 5-10 minuti per evitare flussi troppo forti. Resta decisiva “la pulizia approfondita frequente – si legge nei protocolli – delle attrezzature e degli oggetti utilizzati per la realizzazione delle attività» oltre al lavaggio frequente delle mani e all’utilizzo di posate e bicchieri monouso.

Probabilmente non sarà semplice mantenere questi ritmi con i bambini. «Ma è importante iniziare – spiega la dottoressa Maura Manca, psicoterapeuta dell’età evolutiva – servirà anche per preparare il bambino a quelle norme igieniche e di comportamento con cui purtroppo, dovrà convivere ancora a lungo: probabilmente anche a settembre, con la ripresa della scuola. La difficoltà sarà quella di dover contenere l’istinto naturale al contatto fisico con gli altri bambini: la parte naturale predisposta al gioco e all’interazione fisica dovrà vedersela con la parte razionale che gli dirà “fermati è pericoloso».

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