Case di riposo per anziani: un terzo non supera i controlli

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Nei primi dieci mesi di quest’anno, su 2195 verifiche effettuate in residenze sanitarie assistite (Rsa, con forte impronta sanitaria) e in strutture socio-assistenziali (case di riposo, comunità alloggio, case famiglia) 615 sono risultate «non conformi», il 28%, con 337 persone segnalate all’autorità giudiziaria e un arresto

Un terzo delle case di riposo per gli anziani non supera i controlli. La Stampa oggi pubblica un approfondimento sulle strutture e dice che dal 2017 ne sono state chiuse 219: in media è un sequestro ogni tre giorni:



I dati dei carabinieri del Nas, che ogni anno effettuano migliaia di controlli in tutta Italia, documentano una situazione allarmante, con irregolarità riscontrate nel 30 per cento dei casi e un ventaglio di situazioni che va da “semplici” mancanze amministrative, come la presenza di un numero di anziani superiore rispetto al limite autorizzato o spazi insufficienti per accogliere dignitosamente gli ospiti, fino alla somministrazione di cibo e farmaci scaduti e all’esercizio abusivo delle professioni sanitarie (rilevato nel 15% dei casi) e a reati gravi come la mancata assistenza e gli abusi fisici e psicologici, mentre nell’ombra fioriscono case di riposo abusive.

Le case di riposo (La Stampa, 25 novembre 2019)

Negli ultimi tre anni, dal gennaio 2017 all’ottobre 2019 i militari guidati dal generale Adelmo Lusi hanno segnalato all’autorità giudiziaria 1119 persone e 20 di queste, principalmente gestori di comunità alloggio o strutture assistenziali, sono state sottoposte a misure cautelari per reati che vanno dal maltrattamento, all’abbandono di incapaci fino alle lesioni e all’omicidio colposo. In un Paese che invecchia è anche questo il frutto avvelenato di una strutturale carenza di servizi, in particolare di assistenza domiciliare, che spinge le famiglie a scegliere soluzioni a volte approssimative, altre volte rischiose.



Le case di riposo per anziani (La Stampa, 25 novembre 2019)

Nei primi dieci mesi di quest’anno, su 2195 verifiche effettuate in residenze sanitarie assistite (Rsa, con forte impronta sanitaria) e in strutture socio-assistenziali (case di riposo, comunità alloggio, case famiglia) 615 sono risultate «non conformi», il 28%, con 337 persone segnalate all’autorità giudiziaria e un arresto, e 85 attività chiuse o sequestrate. Una ogni tre giorni e mezzo. Erano state 39 nel 2017, per balzare a 95 nel 2018, anni in cui la percentuale di «non conformità» riscontrata dagli investigatori era stata analoga a quella attuale: il 30,8% nel 2017, il 27,2% l’anno seguente. In quasi tre anni, 219.

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