Il sindaco che ha offeso Boldrini condannato a pagare 20mila euro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-15

Matteo Camiciottoli aveva detto che alcuni uomini accusati di stupro a Rimini dovevano essere mandati ai domiciliari in casa dell’allora presidente della Camera, “magari così le mettono il sorriso”.

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II tribunale di Savona ha condannato il sindaco di Pontinvrea (Savona) Matteo Camiciottoli (Lega), accusato di diffamazione ai danni dell’allora presidente della Camera Laura Boldrini, al pagamento di 20 mila euro di multa con pena sospesa subordinata al risarcimento dei danni entro un mese. I danni sono quantificati in 20 mila euro per Laura Boldrini e 100 euro per ognuna delle associazioni costituitesi parti civili: Unione Donne Italiane, Differenza Donna, Se non ora quando, Donne in rete e Centro per non subire violenza.

Il sindaco che ha offeso Boldrini condannato a pagare 20mila euro

Boldrini aveva querelato Camiciottoli che commentando sui social gli stupri avvenuti in spiaggia a Rimini nell’estate 2017 aveva scritto che gli arrestati “dovevano essere mandati ai domiciliari a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso”. Oltre a questo, Camiciottoli dovrà pagare le spese processuali (3.500 euro per Boldrini, 1.980 euro per ognuna delle cinque associazioni).

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Chiamato a spiegare quella frase, oggi Camiciottoli ha sostenuto: “Non inciterei mai allo stupro nella mia vita, anzi ritengo che per gli stupratori occorra l’ergastolo. Volevo solo fare una critica politica: se lei è così favorevole a una immigrazione incontrollata, che include anche i delinquenti, allora forse ospitarli le avrebbe fatto piacere”. Un “sorriso politico”, lo ha definito il primo cittadino leghista. Adesso ha altri ventimila buoni motivi per ridere.

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