La Camera assume e aumenta le spese

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-07

Nel progetto di bilancio di Montecitorio si passa da 950 a 969 milioni con una lievitazione che sfiora il 2%. Sì a nuove assunzioni e addio al tetto degli stipendi

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Il progetto di Bilancio 2018 di Montecitorio che dovrebbe essere approvato oggi dall’Aula contiene l’aumento di quasi 19 milioni delle spese rispetto al 2017: si passa da 950 a 969 milioni con una lievitazione che sfiora il 2%. E in più c’è l’obiettivo (la decisione ufficiale arriverà fra settembre e ottobre) di riaprire i concorsi dopo un’astinenza lunga 10 anni, in particolare per la funzione più prestigiosa, quella di consigliere parlamentare. A parlarne oggi è il Messaggero in un articolo a firma di Diodato Pirone e Francesco Pacifico:

Le molle che tornano a far lievitare le spese della Camera sono soprattutto tre. La prima: gli stipendi dei dipendenti che aumentano del 4,4% (da 205 a 214 milioni) a causa della fine dei tetti ai superstipendi che li ha brutalmente calmierati fino alla fine del 2017. La seconda: l’aumento ulteriore della spesa previdenziale dei dipendenti che arriva a sfiorare i 275 milioni (di gran lunga la voce più calda di spesa della Camera) con una crescita del 3,4%.

La terza: il rialzo delle spese per le nuove pensioni (sulla base del calcolo contributivo introdotto con la riforma del 2012) dei deputati che non sono stati rieletti a marzo di quest’anno e che hanno cominciato a ricevere la rendita se hanno superato i 65 anni (60 anni se sono stati eletti per due legislature). Quest’ultima voce è passata da 133 a 136 milioni con un rialzo del 2,1%.

camera bilancio 2018
Il Messaggero, 7 agosto 2018

Un’altra curiosità che è possibile evincere dal bilancio è che da quest’anno le spese per i vitalizi aumenteranno di tre milioni di euro (i tagli votati dall’ufficio di presidenza andranno in vigore dal 2019). Non solo: i tetti agli stipendi dei dipendenti alla Camera sono scaduti alla fine del 2017. Nello scorso aprile, in una intervista al Messaggero, l’allora questore della Camera e oggi ministro dei Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, ipotizzò un nuovo intervento sugli stipendi più alti dei dipendenti parlamentari dopo i tagli ai vitalizi dei politici. Ma di questo progetto non si trova traccia, neanche nei bilanci ipotizzati per il 2019 e 2020. Nella relazione che accompagna il bilancio 2018 della Camera si parla invece esplicitamente di un nuovo concorso e dunque di nuove assunzioni.

Leggi sull’argomento: Berlusconi e il complotto contro Marcello Foa in RAI

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