Il business delle RSA private grazie agli anziani contagiati in Lombardia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-07

Quanto guadagneranno le case di riposo dall’aver ospitato i contagiati dal Coronavirus? Se dovesse valere il tetto massimo previsto per le degenze non ospedaliere dovremmo parlare di 150euro al giorno per paziente. Quindi, solo al 27 marzo, una spesa di 360mila euro ogni giorno

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Il Fatto Quotidiano racconta oggi in un articolo firmato da Natascia Ronchetti il business delle RSA private grazie agli anziani contagiati in Lombardia, partendo dalla delibera numero XI/2906, 8 marzo 2020 citata da Luca Degani dell’associazione delle case di riposo lombarde Uneba che ha portato il Coronavirus nelle residenze per anziani:

La delibera in questione, che ha aperto la strada al ricovero nelle case di riposo per liberare posti letto negli ospedali, è infatti solo la prima di altre delibere che non hanno fatto altro che confermare l’impianto iniziale. E tra le altre cose dispone, per le Rsa, il blocco dell’accettazione di pazienti provenienti dal territorio, e lo stop del 50% del turnover delle case di riposo che hanno alcune caratteristiche come la presenza medica e infermieristica 24 ore su 24: vale a dire che se, per esempio, si liberano dieci letti, cinque devono essere riservati ai pazienti Covid.

Il 23 marzo scorso, infatti, con un’a lt ra delibera, la Regione ha aperto anche al ricovero negli hospice, le strutture per le cure palliative. Ricovero previsto per tutti i pazienti che vengono dimessi perché clinicamente guariti: significa che non hanno più sintomi come la febbre, la tosse o il mal di gola ma sono ancora potenzialmente infetti perché su di loro non sono ancora stati eseguiti i due tamponi (uno a distanza di ventiquattr’ore dall’altro) che possono escludere la presenza della carica virale. Sempre,e ancora,per liberare posti letto negli ospedali.

 

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La delibera della Regione Lombardia

Arriviamo così al 30 marzo. Le pesanti critiche già arrivate anche da Uneba, l’associazione delle case di riposo alla quale nella sola Lombardia ne fanno capo circa quattrocento, non induce la Regione a cambiare passo. Anzi, ribadisce tutto con la delibera numero XI/3018, con la quale dà alle Rsa anche le indicazioni operative per la “gestione degli ospiti e del personale per il contenimento delle infezioni correlate all’assistenza nell’ambito dell’emergenza da Covid-19”. Indicazioni che comprendono la sensibilizzazione, prevenzione e formazione di operatori e anziani. Cose come: evitare baci e abbracci, lavarsi le mani accuratamente, mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone.

Sotto il profilo economico quanto vale tutto ciò? Al momento il rimborso alle Rsa che hanno accolto contagiati non è ancora stato definito. Se dovesse valere il tetto massimo previsto per le degenze non ospedaliere dovremmo parlare di 150euro al giorno per paziente. Quindi, solo al 27 marzo, una spesa di 360mila euro ogni giorno.

Leggi anche: Coronavirus: la strage di anziani nelle case di riposo in Lombardia

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