Economia
Bot e BtP, l’Italia paga un miliardo di interessi in più grazie al governo
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-03-28
Nel trimestre il tasso medio dei BTp è stato 2,27%: quasi un punto in più rispetto all’1,35% dello stesso periodo 2018. L’Italia paga ancora tassi maggiori rispetto a un anno fa: unico caso in Europa
Su Bot e Btp l’Italia paga un miliardo di interessi in più rispetto all’anno scorso. Nel trimestre il tasso medio dei BTp è stato 2,27%: quasi un punto in più rispetto all’1,35% dello stesso periodo 2018. Spiega oggi Il Sole 24 Ore che anche se il Tesoro riesce ad emettere BoT a tassi negativi (ieri ne ha collocati 6 miliardi a un rendimento di -0,062%), il nostro debito pubblico continua a costare di più rispetto al periodo preGoverno Conte. I dati del primo trimestre parlano chiaro: i 76 miliardi di titoli di Stato a medio-lungo termine (BTp, CcT e CTz) emessi dal Tesoro fino ad oggi costano, in termini di interessi annualizzati, circa 700 milioni di euro in più rispetto ai titoli analoghi collocati nel primo trimestre dell’anno scorso. E se si sommano anche i BoT collocati da gennaio (anche se il calcolo in questo caso è molto più spannometrico perché i BoT vengono rinnovati due volte l’anno), si può dire che le emissioni del solo primo trimestre 2019 costeranno in totale allo Stato quest’anno circa 900 milioni di interessi in più rispetto a quelle dello stesso periodo dell’anno scorso.
Secondo i calcoli di UniCredit, nel primo trimestre del 2019 il tasso medio ponderato dei titoli a medio-lungo termine in emissione è stato infatti del 2,27% (cioè quasi un punto in più rispetto all’1,35% del primo trimestre 2018) e il tasso medio ponderato dei BoT è stato dello 0,10% inclusa l’asta di ieri (cioè circa mezzo punto in più rispetto al -0,42% dello stesso periodo dell’anno scorso). In cifre, come detto, si tratta di circa 700 milioni di euro in più per i BTp e di 200 in più per i BoT (annualizzati) rispetto ad emissioni analoghe dello stesso periodo dello scorso anno.
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