Economia
Il bonus ristorante con il rimborso del 20%
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-08-05
Il bonus ristorante scatterebbe da settembre a dicembre e dovrebbe prevedere un rimborso del 20% della spesa sostenuta pagata con carta o bancomat, con un tetto massimo. Il rimborso arriverebbe direttamente sul conto corrente o, come seconda opzione se la prima strada non fosse percorribile, iscrivendosi a una App ad hoc
Italia Oggi spiega come funzionerà il bonus ristorante che dovrebbe vedere la luce con il decreto Agosto promesso questa settimana dal governo Conte:
Il bonus ristorante scatterebbe da settembre a dicembre e dovrebbe prevedere un rimborso del 20% della spesa sostenuta pagata con carta o bancomat, con un tetto massimo. Il rimborso arriverebbe direttamente sul conto corrente o, come seconda opzione se la prima strada non fosse percorribile, iscrivendosi a una App ad hoc. Interessati dall’intervento i ristoranti, ma anche agriturismi e tavole calde. La misura sarà per tutti gli italiani senza tetto di reddito. Il dl Agosto accoglie la richiesta di sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui delle regioni e province a statuto speciale. La quota capitale in scadenza nel 2020 e già versata, sarà recuperata con una riduzione del contributo alla finanza pubblica dell’anno 2020.
Previsto anche un capitolo sugli enti locali con le risorse per l’anticipazione degli investimenti, per rifinanziare la norma Fraccaro e il fondo per l’edilizia scolastica. Il pacchetto lavoro del dl, oltre a interventi a supporto dei lavoratori stagionali del turismo, dello spettacolo e delle terme, agirà con le decontribuzioni e la proroga degli ammortizzatori con l’obiettivo di creare un circolo virtuoso che aiuti a ridurre la mole di cassintegrati. L’esonero contributivo interesserebbe infatti i datori di lavoro che fanno rientrare i dipendenti in cig o che realizzeranno nuove assunzioni. L’esenzione varrà fino al 31 dicembre ma con l’obiettivo di prolungarla in legge di Bilancio. In arrivo anche la proroga sempre fino a fine anno di cig, Naspi e Discoll ma anche il divieto ai licenziamenti collettivi ed economici.