Il bonus 600 euro per i professionisti? Solo per aprile

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-05

Il Sole 24 Ore scrive oggi che arriva la seconda tranche dell’indennità per i professionisti, per coprire però il solo mese di aprile con 600 euro (l’erogazione per il mese di maggio è infatti rimandata a un successivo provvedimento)

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Il Sole 24 Ore scrive oggi che il bonus 600 euro per i professionisti iscritti agli ordini arriva soltanto per il mese di aprile. Due le novità del decreto ministero del Lavoro-Economia firmato ieri dai rispettivi ministri: la platea di beneficiari si allarga, rispetto a marzo, perché viene meno l’obbligo di iscrizione esclusiva ad una cassa previdenziale, ma resta confermata l’incompatibilità del bonus per chi è titolare di una pensione o di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

L’indennità spetta ai soggetti che nell’anno di imposta 2018 abbiano avuto un reddito complessivo non superiore a 35mila euro la cui attività sia stata limitata da provvedimenti restrittivi emanati per il Covid-19 e ai professionisti che abbiano percepito nello stesso anno di imposta un reddito complessivo compreso tra 35mila e 5omila euro e abbiano cessato, ridotto o sospeso la propria attività professionale. Per quanto riguarda la cessazione, essa deve essere avvenuta nel periodo compreso tra i123 marzo e il 3o aprile; mentre la riduzione dell’attività viene individuata in una contrazione del reddito del primo trimestre 2020 di almeno il 33% rispetto a quello del primo trimestre 2019. Il nuovo decreto, diversamente dalla Faq del 21 aprile, dispone che per i nuovi iscritti alle Casse nel 2019 e nel 2020 non sarà necessario soddisfare quest’ultimo requisito. Infine il decreto specifica che il bonus di 600 euro non concorre alla formazione del reddito imponibile dei beneficiari e che esso non è cumulabile né con le analoghe indennità contemplate dal DL Cura Italia, e confermate dal DL Rilancio, né con il reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza.

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Infine, va sottolineato come la scelta di regolamentare soltanto l’indennità del mese di aprile, lasciando quella di maggio a un successivo provvedimento, potrebbe essere dettata dall’attesa dell’iter parlamentare di conversione del decreto, considerando le richieste di accesso al contributo a fondo perduto avanzate dalle associazioni di rappresentanza dei professionisti proprio in questi giorni, accesso che – analogamente a quanto previsto per artigiani e commercianti – sarebbe alternativo all’indennità di maggio.

In caso contrario, occorrerà verificare se i fondi complessivamente stanziati (650 milioni di euro) saranno adeguati per coprire un bonus che a maggio dovrebbe salire a mille euro. Se, infatti, venisse confermato che i 600 euro di marzo hanno assorbito risorse per 280o milioni (ovvero circa 466mi1a richieste), la dotazione prevista per aprile e maggio non sarebbe sufficiente a garantire alla stessa platea un ammontare complessivo di i600 euro. L’indennità riguarda anche i cosiddetti neoiscritti purché attestino un reddito 2018 entro i 50mila euro

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