Le cariche della polizia contro gli antifascisti a Bologna

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-21

Nel video si vede una donna che sta parlando con i poliziotti in tenuta antisommossa finché non viene tirata dentro verso di loro, viene trascinata a terra e due poliziotti le si affiancano probabilmente per arrestarla

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Una carica di polizia, in piazza Maggiore a Bologna, ha disperso il corteo convocato da alcune sigle antifasciste per protestare contro l’iniziativa elettorale organizzata da Forza Nuova nella vicinissima piazza Galvani. Verso le 18.30 la manifestazione, composta da circa 1500 persone, si è radunata in piazza Maggiore separata dalla piazza di Forza Nuova da una grata di protezione montata dalla forze dell’ordine.

Le cariche della polizia agli antifascisti a Bologna

Fra gli striscioni, richiami all’antifascismo e alla strage della stazione del 2 agosto 1980. A un certo punto il corteo si è mosso e ha cominciato a colpire la grata con mani e bastoni. Dopo qualche istante la polizia in tenuta antisommossa è uscita dal portico e ha cominciato a respingere i giovani con una violenta carica di manganellate. Il corteo è arretrato in piazza Maggiore, poi è ripartito verso i viali.

Alcuni manifestanti hanno riportato contusioni, una è stata fermata dalla polizia, poi rilasciata con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.

Nel video si vede una donna che sta parlando con i poliziotti in tenuta antisommossa finché non viene tirata dentro verso di loro, viene trascinata a terra e due poliziotti le si affiancano probabilmente per arrestarla.

In questa immagine si vede un poliziotto con un simbolo sul braccio; quello è il simbolo di The Punisher, eroe dei fumetti e delle serie tv. 

C’è da dire che Gerry Conway, creatore del personaggio, si è più volte pubblicamente lamentato per l’uso che le forze dell’ordine fanno in America del simbolo: “Un vigilante anti-eroe”, secondo Conway, “è fondamentalmente una critica al sistema giudiziario, l’esempio del fallimento della società, quindi quando i poliziotti mettono il teschio di Punisher sulle loro macchine o i militari usano delle toppe con il simbolo del teschio, di fatto si stanno schierando con un nemico del sistema in cui operano”. Una volta terminato il comizio di Forza Nuova e ‘liberata’ piazza Galvani dai blindati di polizia e carabinieri, gli studenti e gli attivisti dei centri sociali sono confluiti di nuovo in centro nella stesa piazza dove in precedenza aveva parlato Roberto Fiore.

La donna del video denunciata a Bologna

Due agenti del Reparto Mobile leggermente feriti e un paio di contusi anche fra gli antagonisti. È questo, per la Questura, il bilancio degli scontri avvenuti nel tardo pomeriggio di ieri in via dell’Archiginnasio, a Bologna, durante le proteste di collettivi e sigle antifasciste contro l’iniziativa elettorale organizzata da Forza Nuova nella vicinissima piazza Galvani. C’è un’unica persona denunciata: è la ragazza di 25 anni, a quanto risulta esponente del Cua (Collettivo universitario autonomo), che era stata fermata sotto il portico del Pavaglione subito dopo la carica della Polizia. E’ accusata di resistenza a pubblico ufficiale. Nelle fasi successive della manifestazione, terminata poco dopo le 20 in Piazza Galvani dove il comizio di Roberto Fiore era già terminato, non ci sono stati ulteriori incidenti. Durante il percorso tuttavia un paio di ordigni rudimentali sono stati fatti esplodere in viale Panzacchi, davanti alla caserma dei Carabinieri, e sono stati imbratti i muri di via Rizzoli, via Castiglione e via Farini con varie scritte, con riferimenti al fascismo, alla Resistenza e alla strage di Bologna

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