Così Boeri fa a pezzi le frescacce di Di Maio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-19

«Bisogna sfogliare la relazione tecnica per capirne i contenuti… ma il ministero aveva già stimato un calo dell’occupazione. Affermare che le relazioni tecniche esprimono un giudizio politico significa perdere contatto con la realtà»

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“L’Inps ha condotto le stime su dati quasi interamente forniti dal Ministero del Lavoro (comunicazioni obbligatorie) e ha avuto due giorni a disposizione per effettuare le stime, una volta ricevuti i dati dal Ministero”. Lo ha precisato il presidente dell’Inps Tito Boeri in audizione nelle commissioni Finanze e Lavoro della Camera, sul decreto dignità, osservando che “la Relazione tecnica con la stima dell’impatto occupazionale negativo del DL 87/2018 è pervenuta al Ministero una settimana prima della trasmissione del provvedimento alla Presidenza della Repubblica. Mentre la RGS in questo lasso di tempo ha richiesto chiarimenti all’Inps, che hanno poi portato a una nuova versione della RT con stime dell’impatto del provvedimento sulla spesa per NASPI, analoghe richieste non sono pervenute dal Ministero del Lavoro”.

Così Boeri fa a pezzi le frescacce di Di Maio

Boeri ha ricostruito con i deputati lo scambio di mail per la raccolta dei dati e in particolare citando una comunicazione del ministero del Lavoro Boeri sottolinea che “dalla formulazione della richiesta si evince che il Ministero del Lavoro già aveva messo in conto una riduzione dell’occupazione a tempo determinato per effetto del Decreto”.

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La prima relazione tecnica inviata dall’Inps al ministero del Lavoro “in data 6 luglio 2018 alle ore 12.23”, ha “una lunghezza di sei pagine e contiene tabelle che offrono un’immediata rappresentazione delle stime, contiene già i numeri sugli effetti occupazionali negativi del provvedimento, come confermato dal Ministro Di Maio ieri in audizione”, ha poi aggiunto Boeri, sottolineando che “bisogna almeno sfogliarla (la relazione tecnica, ndr) per carpirne i contenuti…”.

Boeri e la politica di Di Maio

Poi il presidente dell’INPS è andato sul personale: “Voglio  rimarcare come io personalmente non sia affatto contrario allo spirito del provvedimento che viene qui discusso. Ma questo non mi esime dal fare i conti con la realtà che, spesso, ci impone delle scelte fra avere più di una cosa desiderata e meno di un’altra in qualche modo auspicabile”. E ancora: “Affermare che le relazioni tecniche esprimono un giudizio politico significa perciò perdere sempre più contatto con la crosta terrestre, mettersi in orbite lontane dal nostro pianeta. E’ un esercizio molto pericoloso perché, prima o poi, per spiegare perché si fanno certe cose e non si possono farne altre, bisognerà spiegare ai cittadini quali sono i vincoli di cui è costellato il mondo reale”.

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La relazione dei tecnici del Nucleo Air (Analisi Impatto Valutazione) del Dipartimento per gli Affari Giuridici della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Infine Boeri ha fatto riferimento anche a Salvini: “Non posso neanche prendere in considerazione le richieste di dimissioni ‘on line’ e le minacce da parte di chi dovrebbe presiedere alla mia sicurezza personale. E soprattutto non sono affatto disposto ad accettare l’idea che chi ricopre l’incarico di presidente dell’Inps debba in tutto e per tutto sposare le tesi del governo in carica”.

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