Bankitalia e il deficit/PIL al 3,4%

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-17

Un aumento permanente dello spread BtP-Bund di 100 punti base rispetto ai livelli di inizio 2018 può ridurre di un decimale il livello del Pil a un anno e dello 0,7% a tre anni

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Senza l’aumento dell’IVA il rapporto deficit/PIL, fissato dal governo al 2,04% dopo la famosa trattativa con l’Unione Europea e senza compensazioni, salirebbe nel 2019 al 3,4% del prodotto interno lordo. Racconta oggi Il Sole 24 Ore che Eugenio Gaiotti, capo del Dipartimento Economia e statistica di palazzo Koch, ha ricordato che un aumento permanente dello spread BtP-Bund di 100 punti base rispetto ai livelli di inizio 2018 può ridurre di un decimale il livello del Pil a un anno e dello 0,7% a tre anni. E ha poi aggiunto che il nuovo quadro programmatico sconta un aumento sostenuto degli investimenti pubblici, con ritmi di crescita in media del 10% d’anno e «ciò richiede un aumento notevole dell’efficienza del processo di selezione, assegnazione e svolgimento dei lavori».

bankitalia def 3.4%
Bankitalia e il deficit/PIL (Il Sole 24 Ore, 17 aprile 2019)

E ci sono anche le previsioni dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, racconta oggi il Sole:

Per l’UpBilancio le risorse da reperire per garantire la discesa progressiva del deficit/Pil sono pari a circa 25 miliardi nel 2020, che salirebbero a 36 nel 2021 e 45 nel 2022. E lo scenario si completa, ha ricordato il presidente Giuseppe Pisauro, con una prevista riduzione del debito grazie alle privatizzazioni (17,8 miliardi quest’anno e 5,5 nel 2020). Obiettivi ambiziosi – ha sottolineato – ricordando che tra il 2015 e il 2018 sono state realizzate dismissioni per 6,6 miliardi, mentre nel solo biennio 2017-2018, a fronte di dismissioni attese dello 0,3% di Pil l’anno, si sono realizzati incassi per 58 milioni nel 2017 e 2 milioni nel 2018.

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