L’aumento dei test del tampone c’entra con la crescita dei casi di Covid-19 in Lombardia?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-26

2500 casi di positivi al Coronavirus in più rispetto a ieri, quando l’incremento era stato di 734. Ma anche 15mila test del tampone in più in tre giorni

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“Oggi purtroppo i numeri non sono molto belli. Il numero dei contagiati è aumentato un po’ troppo rispetto a giorni scorsi”, ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, annunciando 2500 casi in più. Curiosamente, il governatore ha poi puntato il dito sulle “speculazioni vergognose” a proposito dei test del tampone, di cui aveva parlato in mattinata anche la vicesindaca di Brescia Laura Castelletti puntando il dito sulla mancanza di test.

Forse l’aumento dei test del tampone c’entra con la crescita dei casi in Lombardia?

“Noi siamo la Regione che ha fatto in assoluto il maggior numero di tamponi”, ha aggiunto il governatore sottolineando che sono state “rispettate le direttive”. “Lunedì abbiamo mandato all’organismo tecnico una richiesta per sapere se le linee guida debbano essere confermate” e non sono arrivate risposte. Se le indicazioni cambieranno “noi seguiremo le nuove” a due condizioni, ovvero “che mi si dia tutto quanto è necessario per fare i tamponi” e che i laboratori della Lombardia al momento riescono a processarne a pieno regime 5mila al giorno. E quindi “devono metterci in grado” di processarne di più. A cinquemila al giorno, considerato i 10 milioni di lombardi ci vorrebbero “quasi tre anni di tempo” ha concluso. Ma perché sono aumentati di così tanto i positivi in un giorno? Il consigliere regionale del Partito Democratico Pietro Bussolati segnala che ad essere aumentati sono anche i tamponi effettuati:

pietro bussolati test tampone lombardia

L’aumento di seimila tamponi però da solo non può spiegare l’incremento in un giorno di 2500 casi (ieri erano cresciuti “solo” di 723 casi), anche se sappiamo che ci vuole tempo per ottenere il risultato dei test: i positivi sono più che triplicati rispetto al giorno prima, l’incremento tra il 24 e il 26 è del 14%. Ma bisogna vedere se è stato testato un gran numero di persone che presentava molti dei sintomi e aveva quindi più probabilità di essere positivo. “Dovremo valutare e capire – ha detto oggi il governatore – se è un fatto eccezionale o se, invece, il trend ricomincia a essere in aumento, nel qual caso la cosa sarebbe abbastanza imbarazzante”. Facile capire perché imbarazzante: perché l’incremento c’è stato nonostante le misure di isolamento e quarantena.

Sappiamo però anche che ci sono tantissime aziende aperte in Lombardia anche dopo il decreto che chiudeva la maggior parte delle attività produttive.

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