Attualità

L'attentato di Londra

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-06-04

Il bilancio finale è di sei morti e trenta feriti. Uccisi tutti e tre gli attentatori. Il furgone bianco ha investito i pedoni al London Bridge, poi gli assalitori armati di coltelli hanno attaccato un bar a Borough Market

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Alla fine il bilancio dell’attacco di Londra è di sei morti e più di trenta feriti. I tre terroristi sono stati tutti uccisi in un conflitto a fuoco con la polizia. Ieri un duplice attacco con un terzo scenario successivo si è svolto prima al London Bridge, dove un pulmino ha investito diversi pedoni e ne sono poi usciti tre aggressori che hanno accoltellato altri passanti.

L’attentato di Londra

A London Bridge numerosi testimoni hanno visto il van, un veicolo bianco noleggiato dalla Hertz, piombare ad alta velocità, attorno agli 80 chilometri all’ora, su un marciapiede e falciare una mezza dozzina di persone. Finche’ dal mezzo sono saltati fuori tre ossessi, tutti uomini e armati con coltelli dalle lunghe lame (30 centimetri, stando ad alcuni racconti), e si sono scagliati a tirare fendenti gridando: “Questo é per Allah”. Il panico è dilagato e l’intervento della polizia, seppure rapido, si è svolto in un clima di enorme concitazione. “Run, hide and tell” (Scappate, nascondetevi e riferite), ha twittato a un certo punto Scotland Yard rivolgendosi a chi si trovava nell’epicentro del caos. Mentre la sensazione riferita dalla Bbc è che l’intelligence fosse stata colta di nuovo di sorpresa. Il terzetto intanto riusciva a proseguire fino alla zona dei bar e dei ristoranti di Borough Market, dove vi sono stati altri accoltellamenti, l’attacco a un poliziotto e lo scontro a fuoco finale: suggellato dallo scatto d’un giovane fotografo, Gabriele Sciotto, con l’immagine di due dei terroristi distesi sull’asfalto ormai senza vita, uno dei quali con indosso una simil cintura esplosiva.

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Lo scatto di Gabriele Sciotto (foto da: Twitter)

Borough Market e London Bridge

Mark Rowley, capo dell’antiterrorismo di Scotland Yard ha descritto l’accaduto come “un attacco prolungato, iniziato a London Bridge e concluso a Borough Market”, e confermato che i feriti sono “almeno 20”. Rowley ha detto che l’azione risulta essere stata condotta in totale da tre terroristi, tutti uccisi infine dal fuoco degli agenti a Borough Market.

Uno degli attacchi a coltellate segnalati nella zona di Borough Market sarebbe avvenuto in un bar, secondo una precisazione arrivata più tardi dalla Bbc che cita un testimone. Stando a questa fonte, nel bar avrebbe agito un uomo solo, tirando fendenti all’impazzata con un grande coltello.

Il terzo attentato da marzo

Dopo la carneficina del 7 luglio 2005, in cui 4 jihadisti si fecero saltare in aria sulla metro e su un bus a Londra, uccidendo 52 persone e ferendone 770, la Gran Bretagna era stata risparmiata dal terrorismo. Tutto è cambiato il 22 marzo scorso quando Khalid Masood, noleggia un auto, e la lancia a tutta velocità contro i passanti su Westminster Bridge ne uccide 4 per poi schiantarsi contro l’ingresso del palazzo di Westminster. Qui scende dalla vettura e armato di un grande coltello colpisce a morte alla testa l’agente disarmato (nel Regno Unito sono la norma) Ken Palmer, prima di essere eliminato dalla scorta di un ministro. Il 22 maggio un kamikaze nato a Manchster da genitori libici in fuga da Muammar Gheddafi si fa saltare in aria alla fine del concerto della popstar Usa Ariana Grande. Massacra 22 persone e ne ferisce 59. Stasera è la volta di Londra. Sei innocenti vengono uccisi da 3 terroristi e a loro volta sono eliminati dagli agenti.

Leggi sull’argomento: London Bridge, Borough Market, Vauxhall: il triplice attacco a Londra

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