Il salvataggio di Alitalia e la mini-revoca per Autostrade

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-17

La commissione tecnica incaricata da Conte ha stimato in circa 20 miliardi il possibile onere a carico delle casse pubbliche, tra penali e sanzioni da pagare. Possibile lo scorporo di una piccola parte della rete

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Il salvataggio di Alitalia e la revoca per Autostrade vanno avanti. La proroga per la costituzione della newco che dovrebbe salvare via della Magliana è stata fissata al 15 e non al 31 ottobre anche se in Ferrovie dello Stato hanno qualche remora per l’uscita annunciata di Castellucci da Atlantia, visto che il manager veniva  considerato uno dei pochi in grado di elaborare una strategia a lungo a termine per il vettore tricolore, focalizzata sui voli a lungo raggio e sul mercato nordamericano.  Il Messaggero però annuncia che la revoca per Autostrade potrebbe essere parziale e simbolica:

Quella dei 38 chilometri del tratto autostradale che include il Ponte Morandi, crollato nell’agosto dello scorso anno. E’ a questa soluzione, infatti, cui stanno lavorando il premier Giuseppe Conte e la ministra dei Trasporti, Paola de Micheli. Insomma, nessuna revoca traumatica dell’intera concessione, ma una decisione consensuale per chiudere il dossier una volta per tutte. Una via obbligata visto che cancellare con un tratto di penna il contratto sui 3 mila chilometri di rete di Autostrade per l’Italia avrebbe avuto costi altissimi per lo Stato.

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Il costo delle autostrade in Europa (Corriere della Sera, 28 agosto 2018)

La commissione tecnica incaricata da Conte ha infatti stimato in circa 20 miliardi il possibile onere a carico delle casse pubbliche, tra penali e sanzioni da pagare. Anche qui il cambiamento al vertice, fanno capire sempre da Palazzo Chigi, non può che favorire l’apertura di una nuova fase, di un capitolo tutto da scrivere, dopo il dramma del crollo del Ponte e, soprattutto, le nuove intercettazioni, che hanno gettato ancora fango sull’azienda.

Probabile, anzi quasi certo, che oltre allo scorporo di una piccola parte della rete, quella appunto nell’area di Genova, il governo metta sul tavolo anche la proposta di una sostanziosa multa. Per chiudere una partita dolorosa e provare a ripartire senza nuovi traumi.

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