Quanto ci costa l’ennesimo salvataggio di Alitalia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-20

Per il rilancio ci vogliono tre miliardi di investimenti, il nuovo piano costerebbe a ogni italiano 58 euro a testa

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Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha annunciato la volontà del governo di avviare una ri-pubblicizzazione di Alitalia con il 51% in mano allo Stato e il restante 49% in mano a un partner privato. Questo, avranno già notato i più scaltri, significa che il socio privato dovrebbe entrare senza avere potere decisionale e lasciando le scelte industriali allo Stato. E questo nonostante il salvataggio dell’ex-compagnia di bandiera sia già costato ai contribuenti – fino al crac di maggio 2017 – circa 7,7 miliardi, 128,3 euro a testa ultracentenari e bebè compresi. Il Belpaese sperava di aver chiuso i conti con la sanguisuga volante nel 2009, quando il governo aveva passato il cerino ai privati. Ettore Livini su Repubblica fa i conti del nuovo salvataggio:

I conti sono semplici: il prestito ponte da 900 milioni – soldi pubblici – rischia di andare in fumo, almeno in parte, La gestione commissariale (leggi la fiscalità collettiva) ha accumulato 400 milioni di perdite. Qualche decina di milioni se n’è andata in ammortizzatori sociali. Non solo: il rilancio, tra rinnovo della licenza e gli investimenti necessari per provare a mettere in rotta i conti, «costerà almeno 4 miliardi», calcola Andrea Giuricin dell’istituto Bruno Leoni.

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Quanto ci costa il salvataggio di Alitalia (La Repubblica, 20 luglio 2018)

Assecondare la voglia di aereo di stato di M5s e Lega – anche tenendo presente un 49% a carico di soci privati – potrebbe costare così ai contribuenti altri 3,5 miliardi,. Un “prelievo forzoso” di 58 euro a testa. E fino a quando non si riuscirà a riportare in utile la società, obiettivo che ad oggi rimane una chimera, saranno costretti a coprire pro-quota le perdite della compagnia

A questo si aggiungono i soldi bruciati negli ultimi anni nell’era della gestione privata, circa 400 milioni ogni 12 mesi. Dal 1974 al 2007 il vettore ha perso ai valori attuali circa 7,5 miliardi. Dal 2000 ad oggi solo un bilancio si è chiuso in positivo.

Leggi sull’argomento: Pazza idea su Alitalia e CdP

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