Economia
Chi riceve gli aiuti a fondo perduto
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-05-18
A chi andranno i 17,5 miliardi di sussidi: il RED, i contributi agli stagionali e ai cococo, i soldi ai professionisti, agli artigiani, ai commercianti e alle imprese
Repubblica riepiloga oggi in un’infografica chi riceve gli aiuti a fondo perduto: si comincia dal milione di famiglie che avrà a disposizione il reddito di emergenza. Il quotidiano spiega che potranno accedervi tutti coloro, esclusi da tutte le altre misure di sostegno, che hanno un reddito Isee (la dichiarazione dei redditi popolare per fruire dei servizi sociali) sotto i 15 mila euro. Potranno avere, per tre mesi, dai 400 agli 800 euro. Poi ci sono braccianti e cococo:
Tutto il mondo dell’occupazione instabile e fragile viene soccorso. I braccianti agricoli (sono 660 mila) avranno 500 euro; i cococo (sono 80 mila), a condizione che siano stati licenziati quest’anno, avranno a maggio 1.000 euro; l’esercito dei 550 mila lavoratori stagionali (spettacolo, turismo, venditori porta a porta), a condizione che non abbiano il sussidio Naspi, prenderanno 600 euro.
Nuove professioni Si tratta di 320 mila soggetti in crescita. Sono liberi professionisti, ma non hanno un ordine di appartenenza o una cassa previdenziale. Lavorano nella consulenza, nel mondo del web e dei nuovi mestieri. A questi arriveranno 1.000 euro a maggio a condizione di perdite del 33 per cento rispetto al 2019.
Avvocati e architetti in crisi Si tratta del settore che a prima vista sembrerebbe meno bisognoso di aiuto, invece la crisi ha colpito anche i 550 mila professionisti italiani. Saranno aiutati quelli sotto i 50 mila euro di fatturato e con perdite del 33 per cento in aprile.
Artigiani e commercianti Baristi, ristoratori e tutto il mondo dell’artigianato fremono per la riapertura: sono circa 1 milione quelli che hanno registrato un calo di 33 per cento di fatturato. Avranno il ristoro a fondo perduto di una quota fino al 20 per cento del calo di fatturato di aprile rispetto all’aprile del 2019. È previsto il rimborso del 70 per cento di tre mesi di affitto e sconto sulle bollette elettriche. È comunque garantito un ristoro di 1.000 euro per le società individuali e di 2.000 per le società di capitali nel caso in cui la percentuale delle perdite risultasse più bassa.
Poi ci sono le imprese:
Le imprese, dalle manifatturiere ai servizi (sono circa 2 milioni quelle sotto i 5 milioni di fatturato) avranno il ristoro di una percentuale del calo degli affari di aprile rispetto all’aprile 2019 a condizione che sia stato più del 33 per cento. Un esempio? Una impresa con 1 milione di fatturato che ha perso 100 mila euro ad aprile, in pratica tutto perché è rimasta chiusa. Avrà diritto al 15 per cento (cioè 15 mila euro), più 15-20 mila euro tra affitto e bollette per tre mesi, più 4 mila euro di Irap di giugno e, nell’ipotesi di 5 dipendenti, un aiuto di cassa integrazione di 12 mila euro per 9 settimane. In tutto 51 mila euro, circa la metà della perdita.