«Oltre 30mila casi di Coronavirus e 700 morti al giorno a Natale»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-27

Le proiezioni di Worldometer, sito di statistica, che ha elaborato la curva attuale dei dati sul Coronavirus in Italia per una proiezione per il periodo che va fino a dicembre. E i numeri non sono buoni

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Il Fatto Quotidiano riprende le proiezioni di Worldometer, sito di statistica, che ha elaborato la curva attuale dei dati sul Coronavirus in Italia per una proiezione per il periodo che va fino a dicembre. E i numeri non sono buoni. Anche se venisero rispettate in modo serio le principale misure di sicurezza contro COVID-19 quello che ci aspetta è un’impennata di casi, oltre 40mila al giorno, e non solo: anche i decessi potrebbero arrivare a centinaia. 700 per la precisione:

“Il sito – spiega il virologo Andrea Crisanti – non tiene conto di eventuali misure restrittive o di ulteriori nuove aperture (come avrebbero potuto essere gli stadi), ma disegna tre scenari sulla base dei comportamenti individuali”. E gli scenari sono rappresentati da: una linea viola che è la proiezione epidemica in base allo status quo; una linea verde che prevede cosa succederebbe con cittadini ancora più rigorosi rispetto a mascherine, distanziamento e igiene; una linea rossa che indica il disastro provocato da un eventuale serio allentamento di ogni precauzione. Secondo Worldometer i contagi con lo status quo potrebbero salire fino a 15.000 al giorno già il 1° novembre per arrivare oltre i 40.000 nel mese di dicembre. Osservando la proiezione del numero di vittime significherebbe piangere di nuovo 700 persone al giorno prima del 2021. Una maggiore attenzione da parte di tutti, invece, potrebbe valere la metà di quei contagi a Natale e limitare il numero più triste di centinaia di morti.

700 morti al giorno a natale coronavirus

Crisanti puntualizza ancora: “Di quelle proiezioni, che vanno prese in seria considerazione, bisogna anche dire che non tengono conto ad esempio dell’atti vità di isolamento degli asintomatici, però è indubbio che se gli indicatori reali schizzassero sopra la soglia dei 5 mila contagi al giorno le cose si metterebbero male perché da lì è un attimo ritrovarseli a 10/15 mila e perdere progressivamente la capacità di fare i tamponi e quindi di tenere sotto controllo l’epidemia”

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