Voucher, 500 euro l'anno: ecco la paga dei nuovi precari

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-10-13

Il guadagno netto medio dei lavoratori retribuiti con i voucher negli ultimi anni non è mai arrivato a 500 euro. È quanto indica l’Inps spiegando che il numero dei lavoratori è cresciuto costantemente negli anni

article-post

Il guadagno netto medio dei lavoratori retribuiti con i voucher negli ultimi anni non è mai arrivato a 500 euro. È  quanto indica l’Inps spiegando che il numero dei lavoratori è cresciuto costantemente negli anni, mentre il numero medio di voucher riscossi dal singolo lavoratore, invece, è rimasto sostanzialmente invariato: circa 60 voucher l’anno dal 2012 in avanti. Poiché l’importo netto che il lavoratore riscuote per ogni voucher è di 7,50 euro, l’Inps calcola che il compenso annuale medio netto negli anni più recenti non ha mai toccato quota 500 euro. L’età media è andata sempre decrescendo, così come il differenziale di età tra i sessi. La percentuale di femmine è progressivamente aumentata, ed è attualmente superiore al 50%.La quota di lavoratori di cittadinanza extracomunitaria nel 2015 è dell’8,6%. Non ci sono differenze significative nel numero medio di voucher riscossi rispetto alla cittadinanza, sottolinea l’Inps. La tipologia di attività per la quale è stato complessivamente acquistato il maggior numero di voucher è il Commercio (16,8%). La consistenza della voce ”altre attività” (36,7%; include ”altri settori produttivi”, ”attività specifiche d’impresa”, ”maneggi e scuderie”, ”consegna porta a porta”, altre attività residuali o non codificate) è il riflesso della storia del lavoro accessorio, segnala l’Inps.
voucher inps 500 euro
Il lavoro accessorio era all’origine destinato ad ambiti oggettivi di impiego circoscritti (quindi codificabili), negli anni progressivamente ampliati, fino alla riforma contenuta nella legge n. 92 del 2012 (riforma del mercato del lavoro) che permette di fatto l’utilizzo di lavoro accessorio per qualsiasi tipologia di attività. Il ricorso ai voucher è concentrato nel Nord del paese: il Nord-est con 127,7 milioni di voucher venduti incide per il 36,8%, mentre il Nord-ovest con 102,6 milioni di voucher venduti incide per il 29,5% La regione nella quale si è avuto il maggiore ricorso ai voucher è la Lombardia, con 60,7 milioni di buoni lavoro venduti. Seguono il Veneto, e l’Emilia- Romagna. Su 1.380.030 lavoratori che hanno svolto attività nel 2015 il numero di ”nuovi” lavoratori è stato pari a 809.341, vale a dire il 59%.

voucher nuove regole
Le nuove regole sui voucher (La Stampa, 11 giugno 2016)

Leggi sull’argomento: Nel 2016 il lavoro è solo precario

 

Potrebbe interessarti anche