Attualità
Scuola: il voto anti-COVID in pagella
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-07-10
A sentire Rusconi, varrà anche il “dress code”, insomma come ci si presenta la mattina, alla prima ora, davanti alla webcam: «Ci sono ragazzi – racconta il numero uno dell’Anp – che accendono il computer all’ultimo, in pigiama, non è decoroso…».
L’associazione dei presidi di Roma e del Lazio, appena gli esperti del Cts e delMinistero dell’Istruzione termineranno il proprio lavoro, è pronta a spedire a tutti i dirigenti una circolare per affrontare il nuovo anno scolastico. Con una novità: il voto anti-COVID in pagella. Spiega oggi Il Messaggero:
Una sorta di prontuario per orientarsi in una sessione che sarà inevitabilmente segnata dall’emergenza virus. Nel documento dell’AssoPresidi, un capitolo a parte sarà dedicato al voto in condotta, giudizio che tiene in considerazione il comportamento degli alunni oltre alle presenze e alle assenze ingiustificate. «È un voto che fa media, ecco perché i ragazzi ci tengono», raccontano i prof. A partire da settembre, questa casella nella scheda di valutazione assorbirà anche il rispetto delle regole anti-contagio. Come tenere le distanze di sicurezza per ridurre al minimo, per quanto possibile, gli assembramenti, o le mascherine da indossare quando non si è seduti al proprio banco, sempre se non ci saranno cambiamenti rispetto a quanto annotato nell’ultima bozza spedita dal Comitato tecnico scientifico al ministro Lucia Azzolina.
Il comportamento degli studenti, spiega Mario Rusconi, capo dell’associazione nazionale presidi di Roma e del Lazio, «è uno dei pilastri su cui si basa il voto in condotta. Durante il prossimo anno scolastico la responsabilità e il senso di disciplina dei ragazzi sarà misurato anche in base al rispetto delle regole dell’emergenza, come le distanze o le mascherine, che dovrebbero essere previste in alcuni contesti». Anche per la video-didattica, che potrebbe rimanere per gli alunni degli istituti che non riusciranno a trovare spazi a sufficienza, sarà previsto un “codice” di condotta, che influirà sulla pagella. «Conteranno i ritardi, se non sono chiaramente giustificati – riprende il capo dell’AssoPresidi – ma anche i minuti in cui il monitor è oscurato, insomma se la video-camera è spenta, modalità che non permette all’insegnante di controllare in tempo reale se lo studente stia effettivamente seguendo la lezione oppure no».
A sentire Rusconi, varrà anche il “dress code”, insomma come ci si presenta la mattina, alla prima ora, davanti alla webcam: «Ci sono ragazzi – racconta il numero uno dell’Anp – che accendono il computer all’ultimo, in pigiama, non è decoroso…».