Ma davvero serve prendersela con le bagnanti ballerine di Pozzallo?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-06-26

Oggi va di moda prendersela con “gli indifferenti”. Non quelli di Moravia ma una categoria creata a tavolino per poter accusare gli italiani di razzismo nei confronti dei migranti. Ma il video girato in spiaggia a Pozzallo è l’esempio sbagliato

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Ha suscitato molto scalpore il video di un gruppo di bagnanti che fa acqua gym a ritmo di musica sulla spiaggia di Pozzallo mentre sullo sfondo si distingue la sagoma di una nave mercantile. Quella nave è stata identificata come il cargo danese Alexander Maersk, l’imbarcazione che aveva tratto in salvo oltre cento migranti e che da giorni era ostaggio delle decisioni del governo che non le consentiva l’attracco in porto.

Il video delle bagnanti che fanno acqua gym a Pozzallo

La Alexander Maersk non è una nave di una Ong, è una portacontainer, ed è intervenuta a salvare quelle persone su ordine del centro di coordinamento dei soccorsi marittimi (MRCC) della Guardia Costiera italiana. Ma in questa storia la Alexander Maersk resta sullo sfondo. In primo piano ci sono quella decina di persone, forse turiste, forse residenti di Pozzallo; nessuno lo sa e a quanto pare non importa a nessuno. Quello che conta è la narrazione sull’immagine. Gli italiani si divertono nella più completa indifferenza mentre al largo si consuma il dramma.

Scrive oggi Michela Marzano su Repubblica che quel video dimostra come quei migranti rimangano «un semplice punto nero all’orizzonte». Per la Marzano il video delle bagnanti a suon di musica «è la banalità del male [un’espressione che richiama al testo di Hannah Arendt sul processo al nazista Eichman NdR] che accade lontano da noi, e che spesso ci fa sentire impotenti».

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Fonte: La Repubblica del 26/06/2018

Ed ecco così che un video che descrive un semplice momento di svago diventa «il simbolo di quell’indifferenza che, talvolta, ci rende complici inconsapevoli della barbarie». Ma davvero quelle venti persone sono colpevoli di ignorare il dramma dell’immigrazione e di quanto succedeva nel frattempo a bordo della Maersk?

Davvero le bagnati sono razziste e appoggiano le politiche del governo?

La risposta è no. Perché nessuno si è preso la briga di andare a chiedere a quelle persone cosa ne pensano degli sbarchi. Perché non tiene conto del contesto: Pozzallo è un porto dove sono sbarcati, da gennaio ad oggi, 3.093 migranti. Pozzallo è il porto siciliano che ha visto il maggior numero di arrivi nel corso del 2018. Il sindaco di Pozzallo nei giorni scorsi si era rivolto a Salvini chiedendogli di far attraccare la Maersk. Sono decenni che la Sicilia è uno dei fronti caldi dell’immigrazione, davvero ci stupiamo se la vita continua e c’è bisogno di prendersela con gli indifferenti di turno?

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Non sappiamo nemmeno se quelle persone sapessero o meno che quella nave sullo sfondo era la Alexander Maersk. Paradossalmente per poter criticare le bagnanti danzanti e accusarle di razzismo non c’era nemmeno bisogno del pretesto della sagoma dell’imbarcazione. Tutti sanno quello che succede a sud della Sicilia e dell’Italia. Lo sanno quelli che fanno il bagno a Ostia, a Jesolo o a Sestri Levante. Eppure solo a Pozzallo la cosa diventa l’esempio dell’indifferenza di un popolo di fronte al dramma dell’immigrazione.

Attaccate il governo, non quelli che vanno in vacanza

Quelle donne non sono razziste perché ballano davanti ad una tragedia. E non lo sono perché chi le giudica non ci dice cosa avrebbero dovuto fare. Forse andare a nuoto fino alla nave? Noleggiare un pedalò per portare i migranti a terra? Magari lo avrebbero pure fatto. Magari alcune di quelle signore fanno volontariato e aiutano profughi e rifugiati. Non lo sappiamo. Eppure c’è chi addirittura si spinge più in là con le congetture e ipotizza che quelle persone siano chiaramente elettori della Lega o del MoVimento 5 Stelle (qualcuno lo ha chiesto? ovviamente no).

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Ecco perché i populisti fanno schifo, chiosa qualcuno che però confonde i piani. A decidere di lasciare quella nave al largo per quattro giorni non sono state le bagnanti di Pozzallo. È stato il governo. Sono stati i ministri Salvini e Toninelli; è stato il presidente del consiglio Giuseppe Conte che sulle vicende dell’immigrazione si limita a lasciar fare ad altri. Quelle persone che ballano in spiaggia sono complici inconsapevoli della barbarie tanto chi guarda il video, chi commenta il video e chi scrive articoli sul video. Ecco la scoperta sensazionale: siamo tutti complici, e adesso che vogliamo fare?

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