Trading online: gestione del rischio e pianificazione

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-05

Fare trading online significa imparare a gestire il rischio, un’abilità fondamentale necessaria per investire sui mercati. Per comprendere appieno tale aspetto bisogna partire da un concetto essenziale, qualsiasi operazione di trading finanziario comporta un rischi

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Fare trading online significa imparare a gestire il rischio, un’abilità fondamentale necessaria per investire sui mercati. Per comprendere appieno tale aspetto bisogna partire da un concetto essenziale, qualsiasi operazione di trading finanziario comporta un rischio. L’incertezza è un fattore costante, perennemente presente nelle attività d’investimento, dal trading online sui CFD a quello sulle materie prime, i titoli obbligazionari, le azioni e le valute Forex. La differenza fra un trader professionista esperto e uno alle prime armi è appunto la gestione del rischio, la capacità dell’investitore di analizzare, comprendere e controllare questa incognita. Cerchiamo di fare chiarezza.

Il rischio nel trading online: in cosa consiste e come controllarlo

Ogni trader utilizza dei sistemi di gestione del rischio, delle strategie di trading online che tengono conto di aspetti come la volatilità dei mercati, l’errore umano, i difetti nelle analisi dei grafici, le interferenze esterne dovute a fattori macroeconomici e molto altro ancora. L’obiettivo nel trading online, infatti, non è tanto il guadagno ma il contenimento delle perdite, eventi del tutto normali, anzi costantemente calcolati e contenuti. I risultati operativi vanno perciò valutati nel medio e nel lungo periodo, condizione che può concedere delle perdite anche ingenti nel breve termine, qualora rientrino in una precisa strategia d’investimento. A questo proposito consigliamo di leggere questa guida di finanzamia.com che spiega come iniziare a fare trading online.

Per gestire il rischio molti trader adottano quella che viene definita in gergo come regola dell’1%, una tecnica che in molti casi permette di ridurre al minimo le eventuali perdite. In poche parole, per mantenere un profilo prudente, sempre consigliabile quando si investono soldi nel trading online, è opportuno non rischiare mai più dell’1% del capitale disponibile in una singola operazione. Ciò non significa che bisogna investire l’1% dell’importo utilizzabile, ma al contrario il rischio deve essere contenuto entro tale valore.

Nessun trader, neanche quelli più esperti e avanzati, possono azzeccare ogni investimento, quindi la regola dell’1% aiuta a gestire il rischio in maniera prudente, limitando le perdite. Soprattutto all’inizio, quando non si dispone di risorse ingenti, di sufficiente esperienza e di adeguate capacità professionali, nel trading è importante imparare a proteggere il capitale. L’obiettivo, specialmente per i trader principianti, è non finire i soldi nel breve periodo, ammortizzando le operazioni non andate a buon fine per recuperare poi nel lungo termine. In questo modo è possibile pianificare una strategia intelligente, cercando di chiudere almeno la metà delle posizioni in guadagno, senza esporsi eccessivamente e mantenendo un profilo di rischio medio-basso. Ovviamente per farlo serve uno studio approfondito degli asset su cui investire, un’analisi precisa delle proprie risorse economiche, valutando ogni operazione su obiettivi diversi. Non va confuso il capitale totale con quello dei singoli investimenti, ma bisogna mantenere una completa padronanza della situazione, specialmente nel caso si utilizzino strumenti come la leva finanziaria.

La gestione del rischio all’interno della strategia di trading online

Seguendo la regola dell’1% è possibile imparare gradualmente a gestire il rischio, tuttavia non si tratta di una norma fissa, che al contrario può variare per ogni trader, a seconda di vari fattori come la disponibilità economica, la strategia di trading online, il tipo di investimenti e l’esperienza. Comunque rimane un buon punto di riferimento, soprattutto per la maggior parte dei trader alle prime armi. Minimizzando il rischio all’1% si possono ugualmente ottenere dei buoni risultati, chiudendo posizioni con guadagni anche fino al 5%, in base agli asset e al settore di riferimento.

È quindi importante utilizzare sempre le impostazioni minime e massime di acquisto e di vendita, tra cui gli stop loss. Facciamo un esempio immaginando di investire nel trading Forex, perciò sui cambi tra le valute, acquistando una coppia al valore di 1,15. L’operazione da fare è calcolare un rischio di trading dell’1%, rispetto al capitale complessivo a disposizione, regolando lo stop loss su tale valore. Quindi il dato da prendere in considerazione non è l’importo totale, ma la differenza tra il prezzo d’acquisto e quello di vendita, che non deve essere superiore all’1%.

All’interno di questo range è necessario analizzare anche la leva finanziaria, sempre utilizzando lo stesso meccanismo. Perciò è necessario valutare la perdita potenziale massima, mantenendola entro l’1% e impostando lo stop loss di conseguenza. Come accennato la regola dell’1% può variare sensibilmente in base al capitale, al trader e alla strategia, tuttavia quasi tutti gli operatori oscillano dallo 0,5 al 2%, secondo la logica che maggiori sono le risorse minore deve essere il rischio e viceversa, senza superare mai il limite del 2%.

Per mettere a punto una strategia corretta, con una efficiente gestione del rischio, è indispensabile rivolgersi a una piattaforma di trading online professionale che proponga anche un conto demo, per simulare alcune tecniche e pianificare un modus operandi adatto alle proprie esigenze. Dopo avere trovato il broker migliore è possibile organizzare una strategia di lungo periodo, rispettando i vincoli imposti dalla regola dell’1% per sopportare le inevitabili perdite nel breve periodo, cercando di chiudere l’anno in positivo e portare a casa un guadagno.

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