Il TAR rigetta il ricorso della madre di Paola Taverna sulla casa popolare

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-10

La sentenza pubblicata oggi: adesso al Campidoglio tocca sgomberare l’appartamento, a meno che l’occupante non lo lasci spontaneamente

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Il tribunale amministrativo regionale del Lazio ha rigettato il ricorso di Graziella Bertolucci, madre di Paola Taverna, sullo sfratto dall’alloggio popolare all’Alessandrino, periferia est della capitale, in cui vive dal 1994 e di cui è attualmente occupante abusiva. Lo racconta oggi Repubblica, che aveva parlato per prima del caso della madre della vicepresidente del Senato.

Il TAR rigetta il ricorso della madre di Paola Taverna sulla casa popolare

La signora Graziella Bartolucci da anni vive in un appartamento Ater, nel quartiere Prenestino, dove non potrebbe più stare. Da anni gode di un affitto agevolato (in media per questo tipo di alloggio si pagano 100-150 euro al mese) cui non avrebbe più diritto, visto il reddito di cui dispone la famiglia Taverna. Da anni, infine, occupa una casa che il Comune avrebbe potuto assegnare a qualcun altro, pescandolo dalle sempre nutrite liste di attesa. Nella determinazione dirigenziale del 23 gennaio 2018, firmata da Aldo Barletta, direttore dell’“Ufficio Erp e Decadenze”, le imputano di avere diversi immobili, tra cui «un alloggio sito nel Comune di Roma adeguato alle esigenze del nucleo familiare». Dunque di trovarsi in una classica situazione di “esubero di reddito” e di appartenere alla vastissima categoria di inquilini che continuano a pagare affitti irrisori pure quando le loro condizioni economiche imporrebbero l’obbligo di trovarsi altre sistemazioni.

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Il ricorso al Tar della donna, 80 anni, è stato rigettato nell’udienza che ha avuto luogo ieri. Oggi è uscita invece la sentenza e ora, dopo la pubblicazione del decreto di rilascio da parte dell’Ater, la palla passerà al Campidoglio per eseguire lo sfratto a meno che la casa non venga rilasciata spontaneamente da chi oggi la occupa abusivamente.

Come l’ha presa Paola Taverna

La Taverna, che da barricadera se la prendeva sempre con i privilegiati delle case popolari sul punto è diventata afona quando è uscita la storia della madre, dovrebbe evitare di farsi sfrattare da Virginia Raggi lasciando l’appartamento per tempo. Dopo la pubblicazione dell’articolo che parlava della storia la vicepresidente del Senato si disse stufa delle storie di padri e figli nella politica italiana.

paola taverna

EDIT ORE 16,43: “L’accanimento contro una donna di 82 anni fa schifo… risponderò a tempo debito”, dice all’Adnkronos Paola Taverna, vicepresidente del Senato ed esponente del M5S, dopo la notizia secondo cui il Tribunale civile ha rigettato il ricorso della madre Graziella Bartolucci, che da anni occupava una casa popolare a Roma, imponendole di abbandonare l’abitazione. A ottobre la senatrice grillina era intervenuta prendendo le difese della madre: “Credo che mia madre stia agendo bene e credo che mia madre a 80 anni abbia tutto il diritto di desiderare di morire nella stessa casa nella quale è vissuta”, aveva spiegato Taverna.

Leggi sull’argomento: Quando Paola Taverna se la prendeva con i privilegiati delle case popolari

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