Se lo stupro diventa una questione di nazionalità

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-09-01

I giornali italiani oggi riepilogano i numeri delle violenze sessuali in Italia. Mentre la politica lo utilizza per fini di propaganda. Perché se è compiuto da uno straniero si può utilizzare il reato per farci su polemica politica; se invece è commesso da un italiano, no

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Gli stupri adesso diventano una questione di cittadinanza. La violenza sessuale è entrata nel dibattito politico nel dettaglio più bieco, ovvero quello sulla nazionalità di chi ha compiuto l’atto. Perché se è compiuto da uno straniero si può utilizzare il reato per farci su polemica politica; se invece è commesso da un italiano, no.

Se lo stupro diventa una questione di nazionalità

Per questo oggi il Corriere della Sera riepiloga i numeri dei delitti commessi corredato dalla nazionalità e ci spiega che tra gennaio e giugno del 2017 sono state commesse 2.333 violenze carnali, nello stesso periodo del 2016 furono 2.345 (in calo dello 0.5%). Basso anche il numero delle persone denunciate o arrestate: 2.438 nei primi sette mesi di quest’anno. Tra loro, 1.534 italiani e 904 stranieri. Un dato che — come chiariscono investigatori e analisti — si deve però rapportare al numero degli abitanti e dunque all’incidenza percentuale rispetto alla popolazione. Nel 2016 sono stati 2.383 con una divisione che è rimasta pressoché invariata: 1.474 italiani, 909 stranieri.

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I numeri delle violenze di genere (Corriere della Sera, primo settembre 2017)

L’analisi per etnie delle denunce presentate dice che dopo gli italiani «ci sono i romeni,poi gli ucraini, gli albanesi e i marocchini». In più mentre l’incidenza di omicidi, furti e rapine è in calo mediamente del 12%, la violenza sessuale è in calo solo dello 0,5%. C’è una lieve flessione anche rispetto agli anni precedenti: 6% in meno tra il 2014 e il 2015 e 13% in meno dal novembre 2015 al novembre 2016.
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Stupro e violenze sessuali (La Repubblica, primo settembre 2017)

Secondo una recente indagine realizzata dall’istituto Demoskopika nel corso degli ultimi anni, denunce e arresti hanno interessato in maggioranza gli italiani (61% dei casi), seguiti da romeni (8,6%), marocchini (6%), albanesi (1,9%) e tunisini (1,3%). Anche le vittime sono principalmente donne di nazionalità italiana (68% dei casi), seguite da romene (9,3%) e marocchine (2,7%). E ancora: ogni quattro casi di violenza sessuale in Italia, almeno uno coinvolge un minorenne.

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