SEU: la sindrome emolitico uremica e la bimba deceduta a Bari

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-06-05

Il ministero della Salute e i carabinieri del Nas hanno avviato gli accertamenti per la morte della bambina di 16 mesi di Altamura deceduta al Giovanni XXIII di Bari a seguito di una grave infezione intestinale. Altri tre bimbi sono malati

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Una bambina di 16 mesi di Altamura è morta dopo due settimane dal ricovero a causa della SEU, la sindrome emolitico-uremica nell’ospedale pediatrico ‘Giovanni XXIII’ di Bari. Si tratta di un’infezione intestinale che colpisce prevalentemente i bambini nei primi anni di vita e gli anziani e si manifesta con diarrea e anche con sangue nelle feci e vomito.

SEU: la sindrome emolitico-uremica

La piccola si trovava nel reparto di terapia intensiva in gravissime condizioni. Un altro bimbo di un anno e mezzo, sempre di Altamura, è ricoverato con la stessa malattia nello stesso ospedale. Le sue condizioni sono gravi ma stazionarie. Secondo notizie non confermate ci sarebbero altri due casi. Anche nel 2013 in Puglia si manifestarono diversi casi ma la situazione rimase sotto controllo. Per contrastarne la diffusione è importante il rispetto delle normali regole di igiene personale e alimentare come lavarsi le mani, pulire accuratamente frutta e verdura, conservare e cuocere correttamente gli alimenti.

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La SEU (sindrome emolitico-uretica) sul portale dell’Istituto Superiore di Sanità

L’Istituto superiore di Sanità spiega sul portale dell’epidemiologia spiega che la SEU è caratterizzata dalla comparsa di tre sintomi tipici: anemia emolitica microangiopatica, piastrinopenia (ridotto numero di piastrine) e insufficienza renale acuta a causa della quale molto spesso è necessario ricorrere alla dialisi. Nei bambini la SEU può avere un decorso grave fino ad essere, talvolta, mortale. L’infezione esordisce con diarrea, spesso emorragica, vomito e intenso dolore addominale. Se l’infezione evolve verso la SEU, si manifestano i sintomi e i segni clinici riconducibili all’insufficienza renale (oliguria, anuria), all’anemia acuta e alla trombocitopenia. Nei casi più gravi possono comparire manifestazioni di carattere neurologico come confusione, obnubilamento sensorio e convulsioni.

Gli altri tre bambini con la SEU

Ci sono altri tre bambini ricoverati per aver contratto la Seu oltre alla piccola di 16 mesi deceduta ieri a BARI, sui quali sono in corso accertamenti da parte delle autorità sanitarie pugliesi e dei Carabinieri del Nas. A quanto si apprende le loro condizioni non sarebbero critiche. I tre bambini, due di Altamura attualmente ricoverati nell’ospedale pediatrico di Bari Giovanni XXIII e uno campano ricoverato a Napoli ma transitato dalla città murgiana nei giorni scorsi, potrebbero aver contratto il batterio da alimenti. Per questo le verifiche di Asl e Nas si sono concentrate nelle ultime settimane sui cibi comuni assunti dai bambini. Le autorità sanitarie regionali sono al lavoro da giorni per individuare i ceppi del batterio e la causa dell’infezione. Si sono effettuati e sono tuttora in corso controlli in diversi esercizi commerciali e aziende del settore agroalimentare di Altamura.

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La SEU: grafico da www.medmedicine.it

La questione sarà questo pomeriggio al centro di un incontro con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il direttore del Dipartimento regionale di Promozione della Salute, Giancarlo Ruscitti, i responsabili dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale, della ASL BARI, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata e dei Carabinieri. Della questione non è stata ancora formalmente interessata la Procura di Bari che, tuttavia, alla luce del decesso della bambina avvenuto ieri, potrebbe essere chiamata nelle prossime ore a disporre accertamenti urgenti.

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