Economia
«Serve un'altra riforma delle pensioni»
di dipocheparole
Pubblicato il 2015-10-21
Il presidente dell’INPS Tito Boeri accusa il governo: ha fatto «interventi selettivi, parziali e che creano asimmetrie»
Tito Boeri, presidente dell’INPS scelto da Matteo Renzi, critica il governo sulle pensioni. Il presidente Inps accusa: serviva un’altra riforma organica del sistema previdenziale Il 42,5% degli assegni non arriva a mille euro. Sotto quota 500 euro 1,8 milioni di iscritti. Lo racconta il Corriere:
La necessità di «portare a termine la riforma della governance dell’Inps» la evidenzia anche il presidente dell’Istituto che precisa: «Non chiediamo più soldi, ma flessibilità gestionale». «Avremmo voluto che il 2015 fosse l’anno dell’ultima riforma della previdenza, ma così non sarà – fa notare Boeri -. Si è scelto di fare interventi selettivi e parziali per abbassare i costi. Ma non sarà così, perché ci sarà una domanda di estensione di queste misure. Speriamo che nel 2016 ci sia un intervento organico, strutturale e definitivo». Nella manovra si è infatti scelto di non introdurre elementi di flessibilità nell’uscita, ma solo norme sul part time per chi raggiunge i nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia nel 2018, una nuova misura di salvaguardia per gli «esodati» e il prolungamento dell’«opzione donna» fino alla fine del 2015 (limite per il raggiungimento di 57 anni di età e 35 di contributi: la decorrenza può scattare nel 2016).
E anche i numeri della riforma Fornero si fanno sentire:
Intanto la stretta sui pensionamenti decisa con la legge Fornero nel 2011 si fa sentire: nei primi 9 mesi del 2015 sono state liquidate in tutto 109.796 pensioni anticipate rispetto all’età di vecchiaia a fronte delle 84.840 dell’intero 2014. La percentuale sulle pensioni liquidate nel lavoro dipendente (73.508 contro 57.2013) è passata dal 22% al 34% del totale. Se si guarda al complesso delle pensioni erogate dall’Inps, nel 2014 su 15,57 milioni di persone con almeno un assegno il 42,5% (6,5 milioni) ha una pensione inferiore a 1.000 euro. E va peggio a 1,88 milioni di soggetti (il 12,1%): la loro pensione è inferiore a 500 euro.