Sayfullo Saipov: il killer della strage di Manhattan

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-11-01

Si è scagliato contro ciclisti e passanti a Manhattan vicino al World Trade Center uccidendo 8 persone e ferendone 11. Preso vivo, faceva l’autista di Uber. Nel furgone la dichiarazione di fedeltà all’ISIS

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Sarebbe il 29enne Sayfullo Saipov di Tampa in Florida il killer che alla guida di un veicolo noleggiato si è scagliato contro ciclisti e passanti a Manhattan vicino al World Trade Center uccidendo 8 persone e ferendone 11, urlando “Allahu Akbar” in quello che l’FBI tratta come un atto di terrorismo. Lo riferisce la rete Abc. Il capo della polizia di New York, James O’Nell aveva parlato di un 29enne ma senza fornirne l’identità. L’uomo è ricoverato in un ospedale tenuto segreto ferito all’addome dagli agenti che lo hanno neutralizzato e arrestato.

Sayfullo Saipov: il killer della strage di Manhattan

Con il suo pick-up a noleggio ha abbandonato le corsie della West Street, l’autostrada urbana che costeggia l’Hudson, e ha percorso la pista ciclabile a tutta velocità, seminando morte tra ciclisti anche pedoni. Ha ucciso sei persone investendole, mentre le altre due vittime hanno avuto un infarto e sono state dichiarate morte in ospedale. Un chilometro più a sud, all’altezza di Chambers street, proprio di fronte alla Peter Stuyvesant High School, il furgoncino con il logo della Home Depot, il supermercato americano del bricolage e del fai-da-te, ha investito un altro camioncino. Lì il terrorista è stato bloccato da un bus scolastico, quelli gialli presenti in tutti gli Stati Uniti. Due dei passeggeri sono stati feriti.


Il killer, vestito con una tuta blu, è uscito dal pick-up con due pistole in mano: una ad aria compressa e l’altra più vicina ad un giocattolo che ad un’arma. La polizia, già presente in massa a Tribeca, ha sparato ferendolo ad una gamba e lo ha arrestato, ma non è chiaro se anche l’uomo ha sparato. Saipov era solo, “un lupo solitario”, secondo la polizia, anche se per un certo tempo si è temuta la minaccia di un secondo uomo armato in giro per Battery Park, all’estremo sud di Manhattan. Per lunghi minuti la situazione è apparsa molto confusa e le informazioni contraddittorie. Quello che all’inizio sembrava soltanto un violento fatto di cronaca locale si è trasformato pian piano in un atto terroristico islamico.

La dichiarazione di fedeltà all’ISIS

Sayfullo Habibullaevic Saipov, nato nella capitale dell’Uzbekistan Tashkent, viveva negli Usa dal 2010 con una “green card” (l’autorizzazione permanente a risiedere negli Stati Uniti). Saipov aveva una patente della Florida ma viveva con la moglie e tre figli a Patterson in New Jersey, lo Stato al di là dell’Hudson rispetto a Manhattan, dove il 29enne ha noleggiato il pick-up da Home Depot, che ha usato come arma. Saipov ha anche vissuto in Ohio.


Gli investigatori hanno scoperto “una dichiarazione in arabo di giuramento di fedeltà ad Isis” accanto al veicolo. Saipov si è mosso esattamente come fece il 14 luglio del 2016 a Nizza, sulla Promenade des Anglais, l’algerino il tunisino Mohamed Lahouaiej-Bouhel, che con un camion massacrò 86 persone, prima di essere ucciso. La Hudson River Greenway è la più lunga pista ciclabile di Manhattan. E’ lunga in totale oltre 25 km: parte da Dickman Street e finisce a Battery Park, ad appena 3 km dal luogo dove Saipov ha concluso la sua missione di morte.

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