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Salvini scappa dai processi ma denuncia che è un piacere (e perde)

neXtQuotidiano 23/03/2019

Citato in giudizio per diffamazione Speranza che aveva ricordato le sue assenze al Parlamento Europeo. Ma il giudice archivia

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Roberto Speranza era stato chiamato in giudizio da Matteo Salvini per diffamazione perché durante DiMartedì in onda su La7 il 13 gennaio scorso aveva accusato il vicepremier di essere tra i meno presenti in assoluto al Parlamento Europeo. Il procedimento penale è stato archiviato: l’ordinanza del gip presso il Tribunale di Milano è stata depositata nella giornata di giovedì, dopo un primo tentativo a cui si era opposta la parte offesa.

Danilo Leva, il legale di Speranza,ha sottolineato come “le affermazioni di Roberto Speranza non fossero assolutamente lesive della reputazione di Matteo Salvini, in quanto non possono essere ritenute false e rientrano a pieno titolo nell’ambito dell’esercizio del diritto di critica politica,che è ampiamente tutelato dalla nostra Costituzione”. Il suo assistito ha poi lanciato una provocazione: “Il Matteo Salvini che fugge dai processi è lo stesso che ha provato a portarmi in giudizio?”.

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Il riepilogo di presenze e assenze di Salvini (Corriere della Sera, 13 marzo 2019)

Qualche giorno fa Milena Gabanelli sul Corriere della Sera aveva riepilogato tutte le assenze di Matteo Salvini al parlamento italiano: il ministro sempre presente nei media non ha la stessa assiduità negli incarichi di governo. Dal giorno del suo insediamento fino a fine febbraio 2019, è stato presente al Viminale sì e no una decina di giorni al mese (a luglio e ottobre), calando fino a cinque in dicembre. Persino ad agosto, storicamente presidiato dal ministro dell’Interno non per una antica tradizione rituale tipo la cerimonia della consegna del Ventaglio a Montecitorio, ma perché lo Stato vuole affermare la sua presenza sul territorio anche quando gli italiani sono in ferie, l’instancabile Matteo risulta essere stato sul ponte di comando non più di cinque giorni.

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