Attualità
Roma e il complotto dei sacchetti dell'immondizia per screditare il sindaco
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2018-01-11
Un video accusa “i romani” di sporcare i dintorni dei cassonetti “per screditare un sindaco”: l’ennesima teoria complottista alla ricerca di un nemico interno per coprire le responsabilità dei propri idoli
Il complotto dell’immondizia è servito. Un video condiviso in un gruppo pubblico – Comitato di quartiere Marconi-Municipio IX – accusa: “Ecco la nuova tendenza dei romani: questi cassonetti li abbiamo puliti noi ieri sera, tutti vuoti, ben puliti. Per screditare un sindaco. Questo siamo forti noi italiani”, dice l’utente che a quanto pare lavora all’AMA. E mostra le immagini di alcuni cassonetti che si trovano in via Giuseppe Belluzzo, tra viale Marconi e via Portuense, che mostrano intorno una serie di sacchetti della spazzatura nonostante, come si vede dal video, siano vuoti.
Roma e il complotto dell’immondizia per screditare il sindaco
Il video viene condiviso anche su Twitter da qualche utente che dice che “I romani del PD pur di screditare la Raggi sono diventati peggio dei Rom. Essi ravanano nella monnezza lasciando per terra i rifiuti per campare. Il PD ha messo insieme il peggio tra politici ed elettori”. Ma è soprattutto su Facebook che ottiene condivisioni, finora più di seimila, da parte di persone che sono davvero convinte che l’immondizia sia stata lasciata fuori dai cassonetti “per screditare un sindaco”, come si afferma nel video nonostante non ci sia alcuna prova delle intenzioni di chi ha lasciato quei sacchetti della spazzatura fuori.
E così tra chi condivide partono una serie di interessanti teorie del complotto secondo le quali il Partito Democratico avrebbe sporcato le strade per dare addosso alla povera Virginia Raggi, come del resto sostiene la persona che lavora all’AMA e che ha condiviso il video. “I nodi vengono sempre al pettine. I cassonetti vuoti e alcuni Romani che fanno?! …buttano la spazzatura per terra, fuori dal cassonetto, solo per screditare un Sindaco e una forza politica che sta facendo il possibile per rimettere in piedi la Capitale!”, scrive Andrea; “Ecco le prove di come con cassetti vuoti e puliti , persone appositamente buttano a terra l’immondizia. Poi arrivano tv e filmano..Roma invece va avanti , nonostante la mafia dei partiti. NON VE LA LASCIAMO DISTRUGGERE!”, sostiene l’eroico Tommy.
Ma Roma è tutto un complotto?
Il problema è che la tesi del complotto dell’immondizia per danneggiare la pòra sindaca, oltre che priva di prove, è anche assurda. Perché basta farsi un giro sulle tante pagine che raccontano il degrado romano (e lo raccontano da ben prima dell’elezioni di Virginia Raggi) per comprendere che la situazione è talmente grave che le presunte squadracce del PD per sporcare la città dovrebbero essere migliaia. La pagina Riprendiamoci Roma qualche giorno fa, in risposta alle parole di Pinuccia Montanari sull’emergenza che non esiste, ha invitato i suoi utenti a pubblicare foto dei cassonetti che raccontano una storia completamente diversa.
In questo foto c’è il solito florilegio di sacchetti della spazzatura vicino ai cassonetti, ma i cassonetti sono pieni zeppi: perché immaginare un complotto quando è evidente che è la raccolta dell’AMA che non sta funzionando, per i motivi che conosciamo (ovvero per la miopia nella gestione che attraversa tante consiliature e di cui è responsabile anche quella di Virginia Raggi)?
A Roma diventa tutto un complotto: si è sempre alla ricerca di un “nemico esterno” che, come Sauron nel Signore degli Anelli, vuole il potere per mera malizia e per fare il male: le favole con i buoni e i cattivi le raccontano ai bambini, ma come vediamo tendono a crederci anche gli adulti. Perché è molto più semplice dare la colpa agli altri piuttosto che ammettere le responsabilità dei propri idoli. Da che mondo e mondo, e oggi non cambia nulla.